- Ceeerto, - lo canzonò, ridacchiando divertito. - E io sono piccolo, verde e con le ali! Ah, comunque ho imparato anche io a cucinare torte e ci dovrebbero essere ancora dei pezzetti di una... Te ne farò assaggiare un boccone! -
Canticchiando tra sé e sé una canzone, proseguì sicuro per le strade della città fino ad arrivare alla sua piccola casetta. Si presentava come un edificio in legno a due piani, sottile ma ben tenuto, con una resistente porta in legno rosso sulla quale aveva attaccato una stella dorata. Recuperò le chiavi e aprì la porta.
- Lo speziale, che io sappia, sì, ma non lo frequento quindi potrebbe anche essersi trasferito. Il fruttivendolo è scappato anni fa, dopo che un gruppo di invasati accusò alcuni gruppi di persone di stregoneria e minacciarono di bruciarli alle porte della città. -
Era stato difficile sopprimere quei tumulti e la paura di essere denunciati era ancora presente in gran parte delle persone.
Alzò le spalle, scacciandosi di dosso l'argomento, e accese la luce, sperando che Arthur non giudicasse troppo l'arredamento parco e il tappeto lindo che non aveva avuto tempo o voglia di cambiare dopo aver acquistato la casa.
- Ehm... Benvenuto, - disse, voltandosi verso l'ospite.