Ritorno a Summer Hill, capitolo 1

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YukiDelleran
view post Posted on 6/7/2011, 17:48




:arthur:
Alfred si era voltato all'improvvisto cogliendolo del tutto impreparato e Arthur per poco non aveva fatto un salto indietro. Non capiva perchè la vicinanza dell'altro lo turbasse tanto. Possibile che fosse solo per la diffidenza sviluppata nel tempo e la paura di essere scoperto? Eppure in quel momento non si sentiva in pericolo.
Seguì le indicazioni del suo ospite e trovò facilmente i barattoli con le salse. Una era effettivamente vicino al giallo canarino, ma la senape poteva ancora tollerarla. La maionese era un altro discorso e ancora peggio quell'inquietante cosa che aveva la pretesa di essere pomodoro. Svitò il tappo e l'annusò con aria diffidente.
- E' dolce. - constatò. - E speziata. C'è anche dell'aceto? Sei sicuro che sia sopravvissuto del pomodoro qui dentro? -
Di solito la sua conoscenza delle erbe e delle pozioni lo aiutava ad indovinarne al volo i componenti ma quella presupposta salsa confondeva anche i suoi sensi affinati.
E' un'AU, possiamo permetterci di tutto, anche il ketchup! XD Dopotutto prima ho parlato di blu elettrico, ma non credo che ci fosse l'elettricità... o magari sì... vedremo! XD
 
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Masuko
view post Posted on 6/7/2011, 18:07




:alfred:
- Ma certo che sì! - esclamò, sicuro. - Non vedi com'è rossa? Se il pomodoro fosse stato assassinato la salsa non avrebbe quel colore! - non era ovvio?
Girò un altro paio di volte la carne, annusando soddisfatto il profumo che invadeva l'aria della stanza, quindi prese i due piatti e la servì.
Tornò a infilare la testa nel refrigeratore dove trovò qualche foglia di insalata e dei pomodori. Lavati gli ortaggi, li tagliò e li servì insieme alla carne e a un paio di panini dolci.
- Buona cena! - disse, baldanzoso, sedendosi a tavola e indicando l'altra sedia ad Arthur.

Oh, per fortuna! *tira un sospiro di sollievo e smette di farsi troppi problemi*
 
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YukiDelleran
view post Posted on 6/7/2011, 22:51




:arthur:
- Dici che un pomodoro sanguinante non avrebbe quel colore? - insinuò Arthur fissandolo con espressione seria prima di lasciarsi sfuggire l'ennesimo ghigno. Quanto era divetente prenderlo in giro!
Accettò l'invito a sedersi a tavola e scrutò con attenzione le pietanze che gli venivano poste davanti. Quando stabilì che si trattava di cibo commestibile, si azzardò ad assaggiare.
- Niene male! - esclamò masticando con gusto carne e verdure. - Mi sento magnanimo, per questa prima cena puoi considerarti promosso. -
Aspettò che anche l'amico cominciasse a servirsi, poi introdusse l'argomento che lo tormentava da quando aveva messo piede in casa.
- Allora, dimmi, - iniziò in modo apparentemente casuale ma fissandolo più seriamente di prima. - chi è stato così folle da minacciare di bruciare qualcuno? Si sono verificati spesso episodi del genere anche qui? -
 
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Masuko
view post Posted on 7/7/2011, 15:37




:alfred:
Questa volta fece veramente la linguaccia ad Arthur, senza preoccuparsi di come sarebbe apparso ai suoi occhi. In fondo Arthur non sembrava cambiato affatto, durante tutti quegli anni, e riuscivano a comportarsi normalmente nonostante la separazione. Ad una parte di Alfred, ovviamente, non andava giù come si fossero separati e il suo istinto di investigatore avrebbe voluto delle risposte meno vaghe sull'accaduto, ma se aveva imparato una cosa, facendo lo sceriffo, era che doveva lasciare al tempo di fare il suo corso. E poi Arthur gli sembrava abbastanza sulle sue, riguardo l'accaduto. Alfred preferì non rischiare di rovinare una bella amicizia, se qualcosa era restato.
Alzò lo sguardo dalla sua cena, quando l'uomo gli fece quella domanda.
- Perché ti interessa tanto? - domandò, alzando un sopracciglio. - Comunque è stato anni fa, se ne occupò mio nonno, lo sceriffo all'epoca. Te lo ricordi? Pare che un gruppo di ragazzi, ferventi religiosi, si fosse convinto che in città qualcuno praticasse la magia e, prendendo un po' troppo sul serio le leggi dello stato, avesse minacciato queste persone con strane scritte rosse e lanterne infuocate. Cose da fanatici! -
 
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YukiDelleran
view post Posted on 7/7/2011, 20:14




:arthur:
Sarebbe ingenuamente scoppiato a ridere per quella ritrovata complicità se le successive parole di Alfred non l'avessero spinto a riflettere sulla situazione. Ricordava vagamente un episodio simile accaduto durante la sua infanzia, più che altro per la paura, allora ai suoi occhi ingiustificata, che aveva attanagliato i suoi genitori. Loro erano persone più forti delle altre, non avrebbero dovuto avere niente da temere, invece erano terrorizzati e avevano addirittura ipotizzato di andarsene dal paese. Tutto questo prima che Arthur combinasse il "guaio", ovviamente.
- Mi chiedevo solo se questo fosse ancora un posto tranquillo. - rispose glissando sulla domanda di Alfred. - Sai, non ho nessuna voglia di abitare in mezzo a dei fanatici. Non è più successo nulla da allora, vero? -
Non è accaduto nulla al bosco? - sottintendeva la sua domanda.
 
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Masuko
view post Posted on 8/7/2011, 19:40




:alfred:
Scrollò le spalle, leccando via una goccia di salsa che rischiava di scivolargli lungo il mento.
- Nhn di pfeohhupafeh, - annuì, inghiottendo il boccone e continuando. - Sono il nuovo eroe della città e non permetterò che nessun folle attenti alla vita di qualcuno sotto la mia protezione, - assicurò, con gli occhi che brillavano per la determinazione.
Accortosi che non avevano portato in tavola nulla da bere, recuperò una caraffa d'acqua e ne versò due bicchieri, posandone uno sul tavolo di fronte ad Arthur.
- In realtà ci sono stati casi separati della stessa pazzia. Sembra che da quando è successo quel caso di persecuzione tutti abbiano più paura dei propri vicini. Forse è dovuto al fatto che metà delle persone minacciate è scappata lontano. Bah, sono tutti così convinti che la magia esista. -
 
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YukiDelleran
view post Posted on 8/7/2011, 22:18




:arthur:
Da quelle risposte deduceva che Summer Hill non era affatto il posto tranquillo che pretendeva di essere agli occhi del mondo. Anche lì sarebbe stato in pericolo se non avesse fatto attenzione. Però, per qualche motivo, il fatto che Alfred condannasse quel genere di episodi e garantisse a tutti la sua protezione, in qualche modo lo rassicurava. Non che avrebbe potuto fare molto se qualcuno lo avesse catturato e legato ad un palo fuori dalle mura, ma almeno avrebbe avuto la consolazione di sapere che ci avrebbe provato.
- Tu non credi alla magia? - chiese stupendosi dell'ultima affermazione.
Forse i suoi ricordi dell'infanzia erano un po' confusi...
 
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Masuko
view post Posted on 9/7/2011, 15:09




:alfred:
Chissà a cosa stava pensando Arthur in quel momento.
Alfred si chiese se era solo uno scherzo della luce o se stesse veramente vedendo delle ombre di preoccupazione sulla fronte dell'uomo. Lui non era mai stato bravo a leggere i comportamenti altrui (anche se il suo istinto lo aiutava tantissimo quando si trattava di risolvere i casi), ma ricordava di essere in grado di capire bene i sentimenti di Arthur, quand'era piccolo. Sapeva perfino che gli nascondeva qualcosa, sebbene non avesse mai scoperto cosa.
- Ovvio che non ci credo! - affermò, spalancando leggermente gli occhi. - Ogni fenomeno magico ha una qualche spiegazione scientifica! - annuì, convinto delle sue parole, nonostante fosse praticamente l'unico a pensarla così nella sua famiglia (che temeva la magia, da bravi cittadini) e probabilmente anche in tutta la città.
- E quelli che perseguitano i maghi sono solo degli idioti fanatici! E se diventano violenti sono pure criminali che vanno incarcerati! -
 
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YukiDelleran
view post Posted on 9/7/2011, 23:02




:arthur:
- Quindi sei un realista, o come vi chiamate voi scettici. - rispose Arthur assottigliando lo sguardo e fissandolo dritto negli occhi, accantonando quel velo di timore che fino ad allora gli aveva oscurato le iridi smeraldine. - In un certo senso questo pensiero ti fa onore. Non è da tutti avere caparbietà necessaria per spiegare a tutti i costi scientificamente ciò che il debole cervello umano nemmeno può immaginare. -
Alfred non credeva, quindi certamente aveva dimenticato. Arthur, al contrario, non avrebbe mai potuto farlo.
Tornando ad allegerire l'espressione, gli rivolse quindi un mezzo sorriso mentre assaporava un altro boccone di carne.
- Però è rassicurante che qui poveretti che vengono accusati dai fanatici abbiano uno strenuo difensore dalla parte della legge! Ti chiamerò se qualcuno dovesse darmi fastidio. -
Chiaramente era uno scherzo, non avrebbe mai potuto farlo, ma almeno poteva lasciarglielo credere.
 
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Masuko
view post Posted on 10/7/2011, 09:52




:alfred:
- Ehi, il mio cervello non è affatto debole! - sbottò, corrugando la fronte infastidito. Magari non era un genio, ma non era nemmeno stupido, insomma! - E poi non credo affatto in qualcosa che non posso vedere. -
Tutta quella gente che assicurava l'esistenza di fatine, gnomi, leprecauni o come si chiavano dovevano aver sempre bevuto un goccio di troppo alla locanda. Lui non aveva mai visto simili creature, anche quando suddette persone assicuravano che fossero esattamente sotto il suo naso, quindi se non li vedeva voleva dire che non c'erano!
- Chi-Chiamarmi? Perché dovresti chiamarmi? Hai intenzione di metterti nei guai? - domandò, incuriosito.
 
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YukiDelleran
view post Posted on 10/7/2011, 13:41




:arthur:
- Certo, certo, tipico degli scettici. - sospirò Arthur tra sè.
Da una parte poteva capire che chi non aveva la sensibilità necessaria a vedere le creature del Piccolo Popolo, facilmente poteva credere che non esistessero e che tutti quelli che ne parlavano fossero matti, ma ostinarsi tanto era assurdo.
Soprassedendo sulla questione, certo che non ne avrebbe comunque ricavato nulla, si limitò a piegare la testa da un lato e ad esibire un'espressione totalmente innocente.
- Io mettermi nei guai? Ho forse l'aria di qualcuno che lo farebbe? Parlavo in linea del tutto ipotetica. -
Ormai il contenuto del suo piatto era alla fine e la stanchezza del viaggio iniziava a farsi sentire insistentemente, inoltre il giorno dopo avrebbe dovuto presentarsi alla biblioteca di buon'ora.
- Ti ringrazio per la cena. Mi permetterai di lavare i piatti o dovrò tornare qui domani come una domestica? - chiese con espressione vagamente allusiva.
 
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Masuko
view post Posted on 10/7/2011, 14:40




:alfred:
S'imbronciò davanti alla convinzione di Arthur riguardo il suo scetticismo, quando ai suoi occhi il proprio comportamento aveva perfettamente senso, e lo pungolò su una spalla qualche volta con un dito.
- Ti sei inacidito tantissimo col tempo, - borbottò, ingoiando l'ultimo boccone di cibo per poi stiracchiarsi soddisfatto.
Quando voltò nuovamente la testa verso Arthur, lo trovò con addosso un'espressione talmente angelica che lo fece scoppiare a ridere.
- Peccato! - rispose alle innocenti domande di Arthur. Peccato perché, però? - Comunque, uhm, se vuoi puoi lavare i piatti ora. Ma puoi anche tornare domani, ecco. Un po' di compagnia non può che farti bene, visto che anche da piccolo non mi sembra avessi molti amici, a parte me, s'intende! - o forse era lui che non voleva più restare da solo?
Alfred scrollò le spalle, convincendosi che tutto quello era solo dovuto alla sua voglia di riallacciare i rapporti col vecchio amico d'infanzia.
 
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YukiDelleran
view post Posted on 10/7/2011, 21:59




:arthur:
Si scostò appena per evitare che la mano di Alfred lo infastidisse, sforzandosi di non mostrare quanto quel gesto in realtà lo divertisse.
- Non sono affatto acido, ti espongo la realtà dei fatti. - decretò alzandosi e ritirando i piatti sporchi.
Li posò nel lavello e recuperò un grembiule appeso lì a fianco che aveva l'aria di non essere stato utilizzato da secoli. Se lo legò in vita per evitare di schizzare il suo unico completo da viaggio, prese anche gli altri piatti che si erano accumulati e iniziò a sciacquarli metodicamente.
- Se gli altri non apprezzano la mia compagnia è un problema loro, non trovi? E comunque, se ti va, potresti passare alla biblioteca. Sempre se non sei allergico ai libri... oh, pardon, volevo dire alla polvere. -
Fece una smorfia impertinente e si chinò poi nell'armadietto sotto al lavandino infilandovisi quasi completamente.
- Dove lo nascondi il sapone, si può sapere? - brontolò.
 
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Masuko
view post Posted on 11/7/2011, 11:36




:alfred:
Sbuffò.
- Ma certo, signor limone invecchiato, dicono tutti così! - borbottò, facendogli il verso e alzando gli occhi al cielo.
Senza sapere cosa fare (lui i piatti li lavava una volta a settimana e solo perché costretto: altrimenti non avrebbe avuto nulla su cui mangiare e non poteva andare sempre alla locanda), si alzò in piedi e pulì con un panno la superficie del tavolo. Finito quello, si aggirò un po' per la cucina, sedendosi infine sul piano dove avevano mangiato e fissando Arthur.
- Sul lavandino, sotto i piatti credo... Avevo posato la bottiglietta lì pensando di usarla... - commentò, con tono casuale. - Comunque devo restituire un libro, perché so leggere, quindi potrei passare alla biblioteca per portarlo indietro e vedere se ti sei ambientato. Ma sicuramente un vecchietto come te si potrà solo trovare a proprio agio, con attorno tutte quelle cose vecchie, - aggiunse, punzecchiandolo con un sorriso sulle labbra.
 
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YukiDelleran
view post Posted on 11/7/2011, 21:15




:arthur:
Seguendo le vaghe indicazioni di Alfred, uscì da sotto il lavandino e si mise alla ricerca del detersivo, trovando il flacone dietro una pila di piatti sporchi e debitamente occultato sotto una ciotola rovesciata.
- Il suo posto ideale... - commentò ironicamente inziando a versarlo e a strofinare le stoviglie.
- Sai, sono stupito che tu sappia leggere. Da piccolo non mi sembravi così entusiasta all'idea. - commentò guardandolo di sbieco per non palesare la sua espressione divertita. - Eri così carino, allora. Aaah, che fine ha fatto il bambino adorabile di cui mi prendevo cura? - sospirò teatralmente. - Guarda in cosa si è trasformato. In qualcuno che si siede sui tavoli. -
Era tanto che non scherzava in quel modo, punzecchiando qualcuno in tono così rilassato. Doveva ammettere che sì, gli avrebbe fatto piacere se fosse andato a trovarlo al lavoro. Scettico o no.
 
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49 replies since 30/6/2011, 20:41   257 views
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