La biblioteca del mistero, Capitolo 2

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Masuko
view post Posted on 21/7/2011, 12:36




:alfred:
Inghiottì un singhiozzo terrorizzato e trattenne il fiato, quando un rumore forte come un tuono riempì lo spazio.
- I-il cancello? - Chiese in un balbettio, osservando Arthur con gli occhi spalancati.
Sbatté le palpebre, assimilando la nozione, quindi si voltò molto, molto lentamente.
- Il cancello! - Sbottò, quando lo vide chiuso. Non avevano percorso troppa strada dall'entrata e nella penombra riusciva a scorgere la sagoma, indubbiamente serrata, dell'inferriata.
Si lanciò in una folle corsa, arrivando alle sbarre e cercando di muoverle con tutte le sue forze.
- Non si apre, - sibilò tra i denti. Erano in trappola?
Quando il ferro sotto le sue mani si fece improvvisamente rovente, si allontanò con un salto, soffiando sulle palme scottate.
- B-brucia... Arthur, senti un po', ma dove mi hai portato?! -
 
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YukiDelleran
view post Posted on 21/7/2011, 13:39




:arthur:
Seguì Alfred di corsa, sempre più preoccupato e in ansia per quello che stava succedendo. La catena e il lucchetto giacevano oltre l'inferriata chiusa e non erano stati toccati, nonostante questo il cancello era irrimediabilmente serrato.
Quando sentì Alfred lamentarsi, prese le sue mani tra le proprie ed esaminò le palme arrossate alla debole luce della lampada.
- Non toccarlo più, ti faresti solo male. - mormorò mentre sentiva il panico crescere dentro di sè. - Doveva essere solo un vecchio sotteraneo, ma ora non ne sono più sicuro... -
Un incantesimo? Com'era possibile? Quella sezione avrebbe dovuto essere stata chiusa da gente che di magia non sapeva nulla, che anzi che aborriva quelle pratiche.
Prendendo un profondo respiro e tentando di tranquillizzarsi, consapevole che lasciarsi trascinare dal panico sarebbe stato solo controproducente, allungò a sua volta una mano verso le sbarre metalliche. Non appena le sue dita le sfiorarono, al contrario del calore che si aspettava, una specie di scossa le attraversò propagandosi per tutto il braccio e costringendolo a ritrasi dolorante. Non avrebbe potuto toccarle senza una protezione adeguata.
- Forse faremmo meglio a cercare quella famosa finestra... - ipotizzò incerto, massaggiandosi la mano.
 
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Masuko
view post Posted on 21/7/2011, 21:38




:alfred:
Annuì al consiglio di Arthur, portando le mani davanti al volto e soffiandoci sopra aria fresca, in modo da sentire un po' di sollievo. Il danno non era grave, appurò esaminando la pelle arrossata, e già il dolore iniziale stava calando.
- Prima dici a me di non toccare i cancello e poi lo fai tu? - Chiese, osservando stupito Arthur che sfiorava le sbarre e ritirava immediatamente la mano. - Comunque se è solo un sotterraneo, potrebbe esserci un'uscita di sicurezza o qualcosa del genere, no? Quella, - indicò la cancellata, - non può essere l'unica via d'ingresso. -
Ricordava di aver catturato dei malviventi che si erano nascosti in un vecchio granaio e stavano per sfuggirgli proprio grazie a uno di questi passaggi nascosti. Magari era il caso della biblioteca e bastava trovare una botola che portava in superficie.
- Dai, andiamo, troveremo sicuramente qualcosa! - Esclamò.
L'azione lo aiutava a non pensare a tutti i pericoli mostruosi che potevano essere nascosti tra le ombre. Però se si trattava solo di oscurità poteva farcela ed essere l'eroe che era.
 
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YukiDelleran
view post Posted on 21/7/2011, 22:13




:arthur:
- Volevo solo verificare una cosa. - affermò rimanendo sul vago al commento sulle sbarre. - Sì, possiamo provare a cercare un'altra uscita, anche se temo che non avremo molte speranze: non avrebbe avuto senso sprangare il cancello se non fosse servito ad intrappolarci qui, anche se mi chiedo chi possa averlo voluto e perchè. -
Si chiese se in paese esistessero delle autorità che dessero la caccia ai maghi, oltre allo sceriffo, o se qualche mago avesse messo quella trappola a protezione del loro sapere dopo che la sezione era stata chiusa. Non era certo di essere in grado di spezzare un incantesimo del genere e, in ogni caso, con Alfred accanto non poteva fare nulla.
Mentre seguiva l'amico tra le ombre, ebbe l'impressione di percepire nella sua voce un'eco del panico che lo aveva attanagliato un attimo prima.
- Al? - si azzardò a chiedere, anche perchè parlare lo aiutava ad allentare la tensione. - Sei spaventato? -
 
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Masuko
view post Posted on 22/7/2011, 21:55




:alfred:
- Cosa intendi con molte speranze? Non starai mica suggerendo che resteremo intrappolati qui sotto finché qualcuno non troverà i nostri scheletri ammuffiti, vero? Non ti preoccupare, Arthur, se sarà necessario butterò giù le sbarre, in un qualche modo, - assicurò.
In un posto del genere potevano esserci dei passaggi segreti, no? Magari se toccavano qualche libro, o delle pietre per terra, sarebbero riusciti ad uscire in fretta. Ragionò in fretta sulle possibilità, chiedendosi se nelle storie di avventura e mistero lette da adolescente si nascondessero anche verità.
- Non sono spaventato. Solo mi sembrava avessimo programmi migliori per la serata e vorrei uscire di qui, ecco. Quando usciremo sarò più che felice di bere uno dei tuoi insipidi tè. -
 
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YukiDelleran
view post Posted on 22/7/2011, 23:22




:arthur:
Forse stava esagerando con il pessimismo. In fondo Alfred aveva ragione, se non avessero trovato un'uscita alternativa potevano sempre trovare il modo di abbattare il cancello, se non con la forza bruta, con qualche espediente nascosto in uno di quei libri. Dopodichè lui stesso sarebbe finito come minimo al rogo, ma almeno sarebbero usciti di lì. Ok, stava di nuovo dilagando con il pessimismo.
- Perfetto, appena arriveremo a casa ti preparerò il migliore dei miei tè aromatci. Altro che insipido,vedrai! - esclamò recuperando un po' di energia.
In quel momento notò che al debole cerchio di luce della lampada si affacciava il legno di quella che sembrava una botola sul soffitto.
- Guarda quella! - disse indicandola con il braccio teso.
Se era un'uscita era decisamente fuori mano.
 
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Masuko
view post Posted on 22/7/2011, 23:40




:alfred:
- Basterà aggiungerci un po' di zucchero e sarà perfetto. Beh, molto zucchero, ecco, - lui preferiva bevande dal gusto più intenso, dolce e forte.
Seguì il dito di Arthur e notò, effettivamente, una discrepanza nel legno del soffitto.
- Mmmh, - ponderò, guardandosi in giro. - Potrei salire su quella libreria e vedere se riesco ad aprirla. - Propose, indicando uno scaffale alto quanto il soffitto, anche se piuttosto discosto rispetto la botola. - Oppure potrei prendersi sulle spalle e vedere se in due siamo abbastanza alti per arrivarci. -
Non era convinto di riuscirci, visto che Arthur era più basso di lui e lui stesso non arrivava a metà dell'altezza della stanza, dai soffitti veramente elevati.
- Cosa preferisci? -
 
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YukiDelleran
view post Posted on 23/7/2011, 17:06




:arthur:
L'idea di vedere Alfred arrampicarsi su quello scaffale lo preoccupava più del previsto, non tanto per il possibile scempio che avrebbe potuto fare dei libri che vi erano allineati, quanto per il rischio concreto di farsi del male cadendo da quell'altezza. Senza contare che se anche quel passaggio fosse stato sigillato con un incantesimo, probabilmente anche il legno avrebbe bruciato e non sarebbe potuto servire come appiglio.
- Meglio la seconda soluzione, anche se temo di essere un po' pesante. - disse con un leggero tono di scusa nella voce.
Forse non era il metodo più comodo per trovare un'uscita ma sicuramente era quello più sicuro, per il momento. Meno toccavano i libri, meno rischiavano di far scattare altre trappole.
- Ehm... come vogliamo procedere? Mi devo devo arrampicare o mi prendi in braccio? -
Che domanda imbarazzante.
 
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Masuko
view post Posted on 23/7/2011, 19:49




:alfred:
Scoppiò a ridere, immaginandosi la scena.
- Come una principessa salvata dal proprio eroe! - Esclamò, divertito, allungando un braccio e circondando con esso la vita di Arthur. Senza pensare troppo, prese in braccio l'uomo e se lo issò su una spalla.
- Troppo pensante? - Chiese, senza smettere di ridere, troppo divertito dalla situazione. - Ma se pesi meno di una piuma! Ahahah, sono convinto che sotto quei vestiti sei tutto pelle e ossa. -
In quel momento ignorò totalmente il cuore che gli batteva a mille nel petto o la sensazione di calore dovuta al contatto tra lui e Arthur, concentrandosi per restare in equilibro e non far cadere tutti e due al suolo.
- Riesci ad arrivarci? - Chiese. - Se no posso concederti di salire in piedi sulle mie spalle... -
 
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YukiDelleran
view post Posted on 23/7/2011, 21:09




:arthur:
Spalancò gli occhi quando si sentì afferrare e sollevare così semplicemente, mentre avvertiva un tuffo al cuore all'idea di quelle braccia che lo stringevano. Allo stesso tempo, non senza stupore, si rese conto che anche il cuore di Alfred batteva più velocemente del normale. Poteva essere per lo sforzo, ma come giustificazione non era credibile, vista la sua affermazione e la risata che ne era seguita.
Tentando di concentrarsi sul suo già precario equilibrio, allungò vanamente un braccio verso l'alto.
- Niente da fare. - brontolò. - Ti ringrazio della concessione, ma non sono certo di farcela... -
Non si era mai considerato particolarmente agile o portato per questo genere di cose. Avrebbe fatto un tentativo solo perchè la presa di Alfred gli sembrava salda e l'idea che l'amico fosse lì a prenderlo al volo se fosse caduto, lo rassicurava.
 
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Masuko
view post Posted on 25/7/2011, 11:29




:alfred:
Osservò speranzoso i tentativi di Arthur di allungarsi verso l'altro e si lasciò sfuggire un sibilo scontento quando non riuscì a cambiare la loro situazione.
Allora lo fece scendere, tenendolo vicino tramite la stretta delle mani sui suoi fianchi sottili.
- Allora... Tenendo conto che quello è solo un semplice scaffale, - ragionò, indicando una libreria. - E non un congegno-trappola o un mostro pronto ad ingoiarci, se io ti spingo verso l'alto e tu ti bilancia con una mano sugli scaffali... Forse ci potresti arrivare? -
Se fosse stata un'indagine, quella sarebbe stata la parte che più gli piaceva. Risolvere tutti i quesiti per arrivare alla soluzione e prendere il cattivo. Tutto quello lo eccitava molto più di rinchiudere dentro le sbarre dei criminali: lo faceva sentire vivo e attivo. Era elettrizzante.
- Prometto che non ti lascerò mai e poi mai cadere! - Giurò, sorridendo sicuro ad Arthur.
 
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YukiDelleran
view post Posted on 25/7/2011, 20:53




:arthur:
Di nuovo lo scaffale. Però in fondo Alfred non aveva tutti i torti: il libri e gli scaffali erano gli unici oggetti presenti in quel posto, se non avessero potuto neanche toccarli sarebbe stato decisamente impossibile uscire di lì.
E comunque gli era complicato ragionare o esprimere dissensi con Alfred che lo stringeva in quel modo. Aveva l'impressione di non poter dire altro che di sì.
- Va bene, proviamoci. - accettò infine, allungando una mano verso la mensola più vicina e augurandosi di non ricevere una seconda scossa.
Fortunatamente non accadde nulla e si preparò quindi a far leva per sollevarsi sulle spalle di Alfred. Se fossero stati ancora bambini avrebbe potuto considerarlo un gioco divertente ma, in quella situazione, tutta quella vicinanza gli trasmetteva un vago senso di imbarazzo e disagio, misto ad uno strano compiacimento.
 
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Masuko
view post Posted on 25/7/2011, 21:53




:alfred:
- Bene, sembra che sia sicura, - notò, seguendo ansiosamente i movimenti di Arthur.
Quando vide che lo scaffale non sembrava pronto a cedere, lasciò i fianchi dell'uomo e si accucciò. Sistemò le mani a coppa, intrecciando le dita, in modo che fungessero da appoggio.
- Metti un piede qui, - disse, riferendosi chiaramente alle proprie mani giunte, - poi arrampicati più in alto che puoi. Tenendoti alla libreria, poggia i piedi sulle mie spalle e cerca di allungarti verso la botola, - istruì.
Piantandosi bene sui piedi, si preparò a spingere Arthur verso l'alto e a fornire un appoggio stabile sul quale potesse bilanciarsi. Il tutto mentre sperava che nulla li attaccasse e che la biblioteca non crollasse sulle loro teste.
 
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YukiDelleran
view post Posted on 25/7/2011, 22:10




:arthur:
Osservò le mani intrecciate di Alfred con una certa preoccupazione.
- Se ti faccio male, in qualunque modo, per qualunque motivo, fammi scendere subito, capito? - sottolineò prima di appoggiarvi un piede in modo piuttosto esitante e di appoggiarsi allo scaffale.
Pregò che fosse fissato al pavimento o comunque sufficientemente carico del peso dei libri per non crollare loro in testa.
Quando iniziò a sentirsi sollevare, chiuse per un momento gli occhi sperando che il piccolo problema di vertigini di cui aveva sofferto da piccolo si fosse magicamente risolto da solo. In fondo non era un caso se si rifiutava si usare le scale a parete per recuperare i libri più alti.
Si aggrappò quindi con tutte le sue forze al lato dello scaffale e alla spalla di Alfred.
Non mi lascerà cadere. Non mi lascerà cadere.
 
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Masuko
view post Posted on 25/7/2011, 22:18




:alfred:
Sollevò Arthur senza alcun problema e lo guardò scalare lentamente la parete.
- Male? Tranquillo, sono robusto e forte. Ho un'alimentazione piuttosto sana e nutriente, sono addestrato a difendermi e ho dei fantastici riflessi. Quindi non ti preoccupare per me e pensa ad arrivare alla nostra unica via d'uscita. Ah, e ricordati di non guardare in basso, - aggiunse solo pro forma.
Ricordava che, quand'erano piccoli, Arthur non lo seguiva mai nelle sue scalate degli alberi, alludendo che non voleva rischiare l'osso del collo. Ma Alfred aveva sempre saputo, in un qualche modo, che Arthur aveva paura dell'altezza. Forse perché quando l'aveva portato sul tetto di casa sua per guardare le stelle, una notte, aveva quasi vomitato quando si erano sporti dal bordo e gli aveva stretto il braccio talmente forte da lasciargli dei lividi per un paio di settimane.
- Devi solo fidarti di me. Arthur, tu... Ti fidi di me, vero? -
 
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70 replies since 13/7/2011, 09:03   519 views
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