La biblioteca del mistero, Capitolo 2

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Masuko
view post Posted on 6/8/2011, 11:02




:alfred:
Strano, si disse. Ma mise a tacere la sua vena investigativa e lasciò che la fiducia nei confronti dell'amico prendesse il sopravvento. In fondo, cos'altro poteva aver fatto?!
- Hai ragione. Almeno un po' di fortuna dopo questa serie di eventi da paura! - Constatò, sollevato dalla luce che rischiarava le tenebre, nonostante illuminasse un'esigua parte dello spazio che li circondava.
Alla nuova domanda di Arthur, alzò lo sguardo.
- Ti prendo in braccio e ti faccio salire fin lì sopra con la luce. Poi mi arrampico sugli scaffali, prendo la mano che mi tenderai, e ti raggiungo. Quindi speriamo che la botola porti effettivamente fuori e usciamo. Dopo di che andiamo a casa tua e ci beviamo uno dei tuoi insipidi tè, - il suo piano era perfetto! Ora dovevano solo sperare che funzionasse.
 
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YukiDelleran
view post Posted on 6/8/2011, 14:28




:arthur:
Ti prendo in braccio.
Oh, no. Oh, no no no. E poi ancora no.
Non si sarebbe avvicinato, non avrebbe toccato Alfred, non così presto almeno, non poteva...
- Arthur, sii serio. - si rimproverò tra sè. - Non ti sono ancora spuntate le ali e usare la magia un'altra volta è fuori discussione, quindi l'unica soluzione è quella proposta da Alfred. Non ti mangerà... e in ogni caso la colpa è tua! -
Sospirò dopo quell'inevitabile conflitto interiore e si avvicinò allo scaffale che aveva "scalato" poco prima. Ah, aveva voglia di un tè.
- Va bene, proviamo, però... -
Però cosa? Non lasciarmi cadere? Non toccarmi troppo? Non baciarmi di nuovo? Maledizione!
- Lascia perdere. Diamoci da fare! -
Appoggiò un piede sulla mensola più bassa e iniziò a salire, giusto per essere ad un'altezza sufficiente per cui Alfred non dovesse faticare troppo a sollevarlo.
 
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Masuko
view post Posted on 6/8/2011, 20:48




:alfred:
Però... Cosa? Si chiese una parte di lui. Ma Arthur lasciò perdere il discorso, quindi Alfred si limitò a scrollare le spalle e osservare la lenta risalita dell'amico sugli scaffali.
Così ci avrebbero impiegato secoli! Non avevano esattamente tempo da perdere, pensò turbato di fronte alla debole luce della lampada. Certo, prima erano stati fortunati, ma ormai era rimasto poco olio e il loro tempo era agli sgoccioli. Quindi si chinò e circondò con le braccia le gambe di Arthur.
- Tieniti forte, accorciamo i tempi! - Esclamò, alzandosi in piedi e portando con sé Arthur.
Siccome aveva poco equilibrio, si voltò verso la libreria e si poggiò con la schiena. Con un braccio tenne strette le gambe di Arthur all'altezza delle ginocchia, mentre usò l'altro per fare da perno al biondo.
- Ci arrivi? -
 
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YukiDelleran
view post Posted on 7/8/2011, 13:32




:arthur:
La presa di Alfred arrivò in un momento in cui si stava concentrando per autoconvincersi a salire ancora un po' più su, quindi gli strappò un'esclamazione di sorpesa che suonò più o meno come un: - Wah! -
Si sentì ondeggiare pericolosamente quando l'amico si girò di spalle verso lo scaffale, ma non aveva la minima intenzione di cadere di nuovo, quindi si appoggiò alla parete tentando di notare il meno possibile le mani di Alfred.
Allungò le braccia verso l'alto e sfiorò il gancio della botola.
- Ci sono quasi. - disse.
Fece il possibile per spingersi ancora più su e finalmente riuscì ad afferrarlo. Dopo una piccola spinta, la botola si aprì verso l'esterno con un cigolio sinistro e Arthur afferrò il bordo del soffitto. Ora doveva solo trovare il modo di salire.
- Non so se sia il caso, ma temo di dover mettere un piede sulla tua spalla. - iniziò. - Guai a te se mi lasci cadere! -
Meglio ribadire, non si può mai sapere.
 
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Masuko
view post Posted on 9/8/2011, 20:37




:alfred:
- Non ti preoccupare, sali pure. L'hai già fatto prima e nemmeno ora ci saranno problemi. Al massimo mi farò ripagare per tutto questo una volta fuori! - Esclamò, ridendo divertito dalla situazione.
Ok, non c'era nulla, in effetti, che fosse divertente in tutto quello, solo che il contatto con Arthur gli svuotava la testa e gli faceva battere incredibilmente il cuore, riempiendolo di tanta euforia che non poteva far altro che scaricarla con una risata.
- Ehi! - Sbottò, quando Arthur gli ordinò, praticamente, di non lasciarlo cadere. Poi addolcì il tono, aggiungendo: - Prima ti ho preso al volo e lo farò anche ora, se le cose dovessero mettersi male. Non lascerei mai che tu ti faccia del male, qualunque sia la situazione. -
Non sapeva bene perché l'avesse detto, ma era vero. Anche da piccolo, sebbene Arthur fosse più vecchio di lui, si era sempre sentito estremamente protettivo nei suoi confronti, al limite della possessività in effetti. Arthur non poteva tornare a casa prima di almeno una mezzora di capricci da parte sua, perché altrimenti lui non avrebbe potuto proteggerlo dalle creature cattive. Era questo ciò che sua madre gli raccontava spesso, aggiungendo che in realtà Alfred voleva solo che Arthur restasse così da non essere da solo al buio.
Sorrise, nel ricordare tutto questo, tenendo saldamente l'amico e spingendolo contemporaneamente verso l'alto.
 
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YukiDelleran
view post Posted on 10/8/2011, 12:36




:arthur:
Farsi ripagare... e poi, oh, cielo, non permettere che si facesse del male... mai.
Sentì le guance andare a fuoco e dovette rimanere un attimo immobile a riprendersi prima di continuare la scalata. Perchè Alfred diceva cose del genere in un momento così delicato? Anzi, perchè le diceva, in generale?
Era imbarazzante, lo metteva a disagio, distraeva la sua concentrazione e... dannazione, gli faceva troppo piacere per essere normale.
Facendo di tutto per mantenere alta l'attenzione ed evitare di cadere rovinosamente un'altra volta, appoggiò un piede sulla spalla di Alfred e, anche grazie al suo aiuto, riuscì a darsi lo slancio necessario per issarsi sopra la botola. Non era mai stato un tipo particolarmente atletico, e lo sforzo non era indifferente visto che ad un certo punto si era trovato senza base d'appoggio, ma alla fine ci era riuscito.
Alzandosi dal pavimento dove era strisciato, si guardò attrono e si rese conto di essere nientemeno che un angolo della sala lettura. Un angolo piuttosto appartato, d'accordo, ma non nascosto come si sarebbe aspettato.
Affacciandosi di nuovo alla botola, lanciò uno sguardo preoccupato ad Alfred.
- Questa è la sala lettura della biblioteca, quindi potremo uscire senza problemi. - lo informò titubante. - Ce la fai a salire? Oppure preferisci che chiami qualcuno con... non so, una corda o una scala. -
Non era una grande idea perchè avrebbe presupposto delle spiegazioni per la loro presenza in quel luogo, ma non gliene venivano in mente di migliori, ancora frastornato dalle parole dell'amico.
 
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Masuko
view post Posted on 10/8/2011, 16:35




:alfred:
Era una sua impressione o Arthur aveva evitato di rispondergli e aveva cambiato deliberatamente argomento?
Ma no, il suo cervello si stava facendo viaggi strani e Arthur, in realtà, stava solo pensando a come uscire da lì, concentrandosi al massimo nella loro missione!
Alzò il capo ed esultò con una risata, quando l'amico riuscì nel suo intento, anche se per un lunghissimo istante lo lasciò da solo e al buio.
- La sala lettura? Perfetto! - Esclamò.
Ancora poco e sarebbero usciti all'aria fresca! Chissà quanto tempo erano stati rinchiusi lì sotto. Magari fuori era già notte. Ora che ci pensava, in effetti, iniziava ad avere una certa fame.
- Na, ce la faccio! - Assicurò.
E infatti scalò piuttosto velocemente la parete e si aggrappò alla botola: era sempre stato bravo con la pratica e gli sport.
- Dammi una mano, - pregò, mentre faceva leva sulle braccia e si sollevava oltre la botola.
 
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YukiDelleran
view post Posted on 11/8/2011, 18:59




:arthur:
Lo sguardo di Arthur indugiò per un attimo sulle grandi finestre della biblioteca, stupendosi di trovare l'esterno già così buio. Ma quanto erano stati là sotto? Era quasi notte e ormai l'ipotesi del tè a casa sua si era fatta piuttosto remota. Forse avrebbe potuto invitare Alfred a cena, visto e considerato che una parte di lui, nonostante l'imbarzzo, non sembrava avere intenzione di stargli alla larga.
- Ah, sì, eccomi! - esclamò rendendosi conto che l'amico lo stava chiamando e allungando una mano a stringere la sua.
Iniziò a fare leva sulle ginocchia tirando verso di sè e mettendo quasi il suo intero peso controbilanciare.
- Accidenti, quanto pesi? - brontolò mentre lo vedeva superare con le ginocchia il bordo della botola.
E quando sentì improvviamente mancare il peso che stava trascinando, finì seduto per terra per reazione.
- Ahi, accidenti! -
 
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Masuko
view post Posted on 12/8/2011, 12:56




:alfred:
- Non sono pesante! - Si lamentò. - Sono atletico e muscoloso! Sei tu che sei troppo magro, - borbottò, facendo pressione sulle braccia.
Con l'aiuto di Arthur, riuscì a oltrepassare la botola, solo che le sue mani, umide per il sudore causato un po' dalla paura, un po' dalla fatica, scivolarono e lui perse la presa. Fortunatamente ormai era in salvo e il suo istinto di sopravvivenza l'aveva spinto a piantare bene un piede e a lanciarsi in avanti.
Solo che, così facendo, si ritrovò con il viso premuto addosso alla maglia di Arthur, all'altezza del suo stomaco.
Imbarazzato, si tirò indietro, non prima di aver però inspirato il profumo dell'amico, e rise.
- Beh, ce l'abbiamo fatta, direi! - Esclamò.
Si guardò intorno, gli scaffali polverosi, i corridoi stretti, le alte finestre oltre le quali splendeva la luna. Decisamente si trovavano nella parte conosciuta della biblioteca.
- Mmmh, pare che sia tardi per il tè, - disse.
 
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YukiDelleran
view post Posted on 13/8/2011, 18:37




:arthur:
Trovarsi Alfred praticamente addosso mise ulteriormente in crisi il suo già fin troppo provato autocontrollo e si ritrovò a ringraziare non-sapeva-bene-neanche-lui-quale divinità quando il giovane si rialzò subito.
- Sì, ehm... Penso che non rimetterò piede là sotto senza aver preso le adeguate precauzioni. Ovviamente prima dovrò scoprire quali sono. -
Tutta quell'avventura ai suoi occhi appariva come un enorme buco nell'acqua: non era riuscito a consultare i libri di magia che sicuramente si trovavano nella sezione proibita, non era nemmeno riuscito a verificare che effettivamente ci si trovassero, in compenso era incappato in un incantesimo che non era in grado di sciogliere e che aveva rischiato di seppellirlo vivo tra la polvere. Insomma, un fallimento totale. Però, per qualche motivo, non era nè irritato nè deluso del risultato. La vicinanza di Alfred, nonostante il costante timore di essere scoperto, gli aveva trasmesso un'energia che non si sarebbe aspettato.
- Già, siamo di nuovo tra i vivi e direi che dobbiamo festeggiare. - disse, andando contro ogni sua regola di sobrietà assoluta. - Visto che abbiamo archiviato il tè, potrei invitarti a cena! -
 
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Masuko
view post Posted on 15/8/2011, 13:06




:alfred:
- Chiamami, quando scenderai nuovamente lì sotto! - Esclamò, con gli occhi che brillavano. Ora che erano fuori, lontani dal buio, tutta la paura era sparita sotto l'adrenalina dell'avventura e l'aspettativa per una prossima emozionante ricerca. - Ti servirà sicuramente un eroe che ti protegga! - Rise, allegro.
Si alzò in piedi con un balzo e si tolse di dosso la polvere che l'aveva ricoperto come un manto d'argento. Starnutì, quando dei granelli gli entrarono, fastidiosi, nel naso e gemette disgustato, togliendosi una ragnatela che, chissà quando, gli si era attaccata alla spalla destra.
- Accetto volentieri l'invito, - dichiarò, con gioia, sorridendo radioso ad Arthur.
Avrebbe visto la casa di Arthur!
Chissà perché il pensiero gli dava una strana sensazione all'altezza dello stomaco.
Tese un braccio e porse la mano all'amico.
- Andiamo, dai! -

Che ne dici se apriamo un nuovo capitolo?
 
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70 replies since 13/7/2011, 09:03   519 views
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