Rimase stupito dalla forza con la quale Arthur gli diede il bentornato.
«Io sto bene, » disse, « ma non so se tutti sono al sicuro. Non riesco a smettere di farmi mille domande e vorrei essere lì fuori, a proteggere tutti, » ammise, entrando nella casetta di Arthur.
Arrivato in cucina, osservò incuriosito gli attrezzi posati sul tavolo, chiedendosi primo dove li nascondesse Arthur, secondo a cosa servissero. E poi, quel coltello era vero? Serviva forse una specie di sacrificio rituale per completare la magia, come si leggeva nei libri dei miti? Arthur avrebbe sacrificato un agnello? Una vergine? O magari aveva bisogno del suo sangue?
« Il colt... Ehm, come funziona questo rituale? » Decise di chiedere, ripetendosi che si fidava dell'amico e che di certo non avrebbe fatto del male a nessuno, dato che lo scopo finale era
aiutare le persone contro la minaccia,
non diventare la minaccia.