Annuì e si prese una sedia posta sotto il tavolo, mettendosi a sedere giusto prima che Arthur intrappolasse il mobilio dentro un cerchio disegnato col gessetto.
Alfred ammutolì per la curiosità e sgranò gli occhi, come se così facendo avesse potuto assorbire molto meglio la scena che stava accadendo davanti i suoi occhi. L'aria attorno a lui sembrò cambiare densità, come se fosse appena diventata più frizzante ed esplosiva, oltre che più pesante e tangibile.
Arthur, inoltre, brillava leggermente, come se una sorta di aureola gli circondasse il corpo.
Alfred non capì una sola parola di quelle che stava pronunciando l'amico, forse un nome, e si morse la lingua per non mettersi a chiedere cosa stesse dicendo.
Quando, infine, Arthur gli comunicò che aveva concluso il suo rituale, Alfred espirò pesantemente.
« Wow... è stato piuttosto... wow... » Esclamò, allibito. Poi scattò in piedi. « Sicuro? »