Annuì alla richiesta di rassicurazione di Alfred, posandogli una mano sul braccio per fermarlo quando si alzò in piedi: non doveva uscire dal cerchio prima che venisse aperto e sciolto nel modo corretto.
- Aspetta, non devi usc... - iniziò, tuttavia, quando si alzò dalla sedia, venne colto da un improvviso capogiro che lo costrinse a barcollare e appoggiarsi all'amico.
Strinse tra le dita la stoffa della sua camicia e chiuse gli occhi per un attimo, il tempo necessario a recuperare una parvenza di senso di stabilità, poi rialzò lo sguardo su di lui.
- Scusami, non è niente. Devo solo... probabilmente allontanare le energie in eccesso o recuperarne un po'. Riesci a spostare il tavolo in modo che ci sia un po' di spazio sul pavimento? -
Lui non sarebbe riuscito a spostare quasi nemmeno la sedia, in quel momento, figuriamoci qualcosa di più pesante. Si sentiva in imbarazzo a mostrarsi così debole, ma era una conseguenza inevitabile del rituale.
- Non farlo uscire dal cerchio, però. - raccomandò. - E non uscire neanche tu. -