La situazione precipita, capitolo 5

« Older   Newer »
  Share  
Masuko
view post Posted on 9/2/2012, 14:36




:mathias:
Aggrottò le sopracciglia. Quel tipo sembrava proprio ignaro di ciò che era accaduto.
Lasciò che la presa cedesse, senza però allontanare la mano, ond evitare che il suo unico sospettato fuggisse. Non voleva fargli del male, se non era colpevole di omicidio, ma restava sempre il fatto che fosse un mago e, secondo la legge, doveva essere incarcerato e messo al rogo.
« Ti credo, forse non dovrei fidarmi, potresti sempre avermi fatto un incantesimo. Però ti credo, non hai ucciso nessuno. Non hai... » lo fissò a fondo, incatenando i loro sguardi. « No, non hai lo sguardo di un assassino. »
Fece una pausa, guardandosi intorno.
« Ma non posso lasciarti andare, sei un mago. »

:alfred:
Quando era tornato in cucina, ripulito e col viso rinfrescato, Arthur non era ancora tornato. Uscì allora in giardino, per vedere se avesse trovato problemi nel togliere la barriera e fu molto stupido quando trovò un suo collega stringere con una mano il braccio di Arthur.
« Mathias! » Esclamò, avvicinandosi. « Che succede? Lascialo immediatamente andare! »
 
Top
Yuki Delleran
view post Posted on 10/2/2012, 00:32




:arthur:
Se era stato tentato a sospirare di sollievo quando la presa sul suo braccio si allentò, quello stesso sospiro gli morì in gola non appena l'accusa di stregoneria venne ripetuta.
- Un incantesimo a te, che sciocchezza... - borbottò.
Era chiaro che quel tipo non aveva la più pallida idea di quanto tempo di preparazione richiedesse un incantesimo degno di questo nome. Non bastava schioccare le dita come per i trucchetti con le luci.
Quello però non era il momento di perdersi in tali considerazioni, quando sapeva benissimo cosa sarebbe successo se fosse davvero stato arrestato.
Quell'improvvisa consapevolezza lo fece sbiancare e voltare di scatto quando la porta si aprì.
- Alfred! - escalmò con fin troppa ansia quando lo vide.
 
Top
Masuko
view post Posted on 12/2/2012, 22:29




:alfred:
« Mathias, lascialo andare, » ripeté con tono più calmo, ma fermo, una volta che gli fu spiegata la situazione. « Arthur è stato con me tutta la notte, non ha ucciso nessuno. »
Era arrossito nell'ammettere di aver passato la notte insieme, ma era certo che Mathias non fosse uno di quelli che si faceva problemi del genere. Non andava in giro cantando le lodi di un ragazzo di cui non conosceva nemmeno il nome? Non che, poi, tra lui e Arthur ci fosse quel rapporto!
Vide Mathias lasciare il braccio di Arthur, tenendolo tuttavia sotto controllo con lo sguardo.
« Sarà innocente, ma è un mago, l'ho visto coi miei occhi. La legge è chiara, » esclamò il biondo, fissando uno sguardo deciso nei suoi occhi.
Alfred sospirò, abbassando il capo desolato. Lo sapeva, conosceva le stupide regole del governo nei confronti della magia. Però non voleva vedere Arthur impiccato, o dietro le sbarre, non dopo che l'aveva appena ritrovato!
« Lui è innocente, » tentò di ribattere.
 
Top
Yuki Delleran
view post Posted on 14/2/2012, 14:06




:arthur:
Vedere Alfred abbassare lo sguardo lo fece sentire per un attimo abbandonato e il panico gli chiuse lo stomaco in una morsa gelida. Che alternative aveva? Poteva fingere che non fosse successo niente, sostenere che quel giovane vaneggiava, tentare di darsi alla fuga? No, niente di tutto questo era attuabile. Era stato scoperto, questa era la realtà, e la colpa era solo sua che si era dimostrato troppo distratto probabilmente proprio a causa di quella "notte passata insieme".
Se si fosse impuntato avrebbe finito per creare grossi problemi anche ad Alfred, se fosse stato accusato di complicità sarebbe stato un disastro.
Lentamente, la paura si placò e subentrò una sorta di amara rassegnazione. Era stato stupido, non c'erano scusanti, e come tale ne avrebbe pagato le conseguenze.
- Alfred... - iniziò, la voce più calma di quanto il suo animo non fosse in realtà. - Il tuo collega ha ragione, la legge parla chiaro. Io e te sappiamo che non ho fatto niente di male, in qualche modo la questione si risolverà. -
Arthur non aveva mai sentito di qualcuno accusato di stregoneria e successivamente assolto, ma non gli era venuto in mente nessun altro modo per indurre Alfred a non compromettersi ulteriormente.
 
Top
Masuko
view post Posted on 16/2/2012, 14:26




:alfred:
« Cos-NO! » Spalancò gli occhi e si lanciò in avanti, mentre il panico gli invadeva i pensieri.
No. Arthur era innocente! Non potevano incarcerarlo e ucciderlo. Non aveva senso. Arthur non avrebbe mai fatto del male a nessuno! Anche se era un mago. Tutta quella legge sulla magia era sbagliata e cieca! Non era giusto! Non voleva. Arthur non doveva finire in prigione. No!
« Arthur, ragiona, non puoi farti incarcerare. Non ci sono prove! Non... non... NON ABBIAMO FATTO COLAZIONE! » Gridò, senza alcun senso logico, circondando con le mani le spalle di Arthur e respirò affannosamente, pensando a una possibile soluzione. Doveva essercene una che non comprendesse il corrompere o uccidere Mathias perché stesse zitto.

:mathias:
Mathias fece un passo indietro, grattandosi la testa con una mano mentre si sentiva estremamente spaesato per la reazione del suo capo. Aveva sempre saputo che Alfred aveva un lato bambino che spesso esagerava, se non controllato, ma confidava nella serietà con cui solitamente seguiva le regole.
Ah, era proprio vero che l'amore faceva perdere la ragione!
« Capo, » tentennò. « Ci credo, alla sua innocenza. Ma se è un mago prima o poi verrà scoperto e... Comunque tu dovresti venire in centrale, per quegli omicidi, sai... »
 
Top
Yuki Delleran
view post Posted on 18/2/2012, 13:25




:arthur:
Alfred aveva paura, poteva sentirlo nella sua voce, nei suoi gesti nervosi, nell'aria attorno a lui. Aveva paura per lui. Anche Arthur aveva paura eppure, in un modo che non riusciva a spiegarsi, il fatto di avere qualcuno da rassicurare gli trasmetteva una forza che da solo non avrebbe trovato.
Avrebbe voluto abbracciarlo, quando gli strinse le spalle con quella foga disperata, ma lì, in mezzo alla strada, davvero non era il caso. Si limitò a sollevare una mano e accarezzargli la guancia, distendendo le labbra in quello che avrebbe voluto essere un sorriso ma che apparve tremulo e stentato.
- Hai mangiato i biscotti prima di uscire, non sono sufficienti? Mi dispiace di non essere riuscito a prepararti il caffè come si deve. -
Sospirò: nemmeno lui aveva mangiato niente e inoltre aveva ancora addosso la vestaglia.
- Al. - continuò. - Hai ragione, non ci sono prove, quindi la faccenda si risolverà molto in fretta. Mi fido di te. -
Tornò quindi a voltarsi brevemente verso la guardia che ancora li teneva d'occhio e sembrava piuttosto perplessa dall'atteggiamento di Alfred.
- Posso almeno mettermi addosso qualcosa di decente? Non ritengo dignitoso venir arrestato in vestaglia. -
 
Top
Masuko
view post Posted on 21/2/2012, 17:04




:alfred:
Avrebbe voluto dire che no, non erano affatto sufficienti i biscotti mangiati prima, che di solito faceva una colazione molto, molto più abbondante. E avrebbe aggiunto anche che, per quanto poteva fidarsi di lui, sarebbe stato difficile provare la sua innocenza davanti ai giudici, vecchi convinti che la magia fosse una pratica oscura e malvagia. Forse però poteva andare a parlare col Sindaco, in fondo anche lui prendeva parte a quel tipo di decisioni. Doveva solo convincerlo che Arthur non avrebbe mai fatto del male a nessuno!
Guardò l'amico tristemente, rassegnandosi a sospirare e lasciare che facesse come preferiva.
« Certo che puoi cambiarti, » disse immediatamente, prima che Mathias potesse protestare. « Ti accompagno dentro. »
Si voltò verso il collega, che per un attimo gli lanciò uno sguardo poco convinto.
« Non preoccuparti, non lo farò fuggire, » assicurò. Per quanto fosse legato ad Arthur, non avrebbe comunque mancato i suoi doveri di sceriffo. E poi qualche minuto solo con Arthur gli avrebbe dato la possibilità di spiegare il suo piano.
 
Top
Yuki Delleran
view post Posted on 23/2/2012, 00:49




:arthur:
S'incamminò verso l'ingresso dell'abitazione, lo varcò e aspettò che anche Alfred facesse lo stesso, dopodichè si chiuse la porta alle spalle. Sospirò e, senza dire una parola, chiuse gli occhi e appoggiò la fronte sulla spalla dell'amico, accennando appena il gesto di circondargli la vita con le braccia. Moriva dalla voglia di abbracciarlo, di sentirsi stringere da lui come quella mattina a letto, quando ancora il problema più grave era non svegliarlo troppo bruscamente.
Se all'esterno era riuscito a mostrare una certa tranquillità, non era certo di riuscire a fare la stessa cosa in privato, a maggior ragione se Alfred gli mostrava quell'espressione da cucciolo spaventato.
Sapeva di doversi mostrare forte ma lì, nella penombra del soggiorno, con ancora la scatola dei biscotti sul tavolo e il bollitore sul fornello, tutto sembrava più difficile.
 
Top
Masuko
view post Posted on 23/2/2012, 13:52




:alfred:
Non appena la porta fu chiusa alle loro spalle - aveva sentito lo sguardo pungente di Mathias sulla propria nuca per tutto il breve tragitto - Alfred circondò le spalle di Arthur con le braccia e lo schiacciò contro il proprio petto.
« Non ti preoccupare, » gli sussurrò all'orecchio, tenendo la voce bassa per paura che qualcuno avesse orecchie pure lì dentro. « Ho una specie di piano. Parlerò col Sindaco e troverò il modo di farti scagionare! Non ti lascerò in prigione, » gli promise, passando una mano tra i suoi capelli ed inspirando il profumo della pelle di Arthur.
L'aveva appena ritrovato dopo anni in cui si era dimenticato di cercare, credendo quasi un sogno i magnifici anni passati insieme. Ora non si sarebbe lasciato sfuggire l'opportunità di vivere insieme grandi avventure, anche se questo voleva dire lasciare tutto e tutti o sfidare la legge a lui tanto cara.
Alfred un po' di stupì della sua determinazione: non avrebbe mai pensato di essere pronto ad abbandonare tutta la sua vita e le sue sicurezze per qualcuno, ma sentiva che farlo per Arthur avrebbe avuto senso, anche se ancora non ne capiva il motivo. Inoltre, era anche quella un'avventura.
 
Top
Yuki Delleran
view post Posted on 25/2/2012, 15:09




:arthur:
Sempre ad occhi chiusi, il volto affondato tra la maglia e il collo di Alfred, completò il gesto iniziato e si strinse a lui. Voleva credergli con tutte le sue forze, voleva assolutamente credere che quello fosse una sorta di brutto sogno, che presto si sarebbe svegliato, che non stava correndo a velocità folle verso quella che poteva essere una condanna a morte.
La fine di tutto.
L'orrore lo travolse per un attimo, inducendolo a stringere i pugni sulla schiena di Alfred e a soffocare un singhiozzo contro la sua pelle. Sapeva che avrebbe dovuto rispondere che aveva capito e che si fidava di lui, avrebbe dovuto allontanarsi e salire in camera a vestirsi, ma proprio non ce la faceva ad imporsi di staccarsi ora. Una parte di lui, chissà quale, chissà dove, gli stava urlando di dire tutto quello che aveva taciuto in quegli anni di lontananza, sarebbe stato addirittura possibile ridurlo a due misere parole, ma se non lo faceva ora aveva l'orrenda impressione di non averne più la possibilità.
Prese un respiro e alzò un poco la testa.
- Al... -
 
Top
Masuko
view post Posted on 27/2/2012, 14:23




:alfred:
S'irrigidì, quando udì un singhiozzo. Gli sembrava che, sotto le sue mani, Arthur stesse tremando. Doveva aver paura, in fondo la sua vita era in pericolo e le possibilità di salvarla seguendo la legge erano sempre meno. Se il suo progetto non andava in porto, avrebbe dovuto pensare a un piano alternativo per salvare Arthur, anche se questo voleva dire andare contro tutte le regole che gli erano sta imposte e in cui aveva pian piano iniziato a credere. Alfred si reputava una persona libera di far ciò che voleva, ma da quando Arthur era rientrato nella sua vita si era accorto, sempre più, di essere imbrigliato da catene strettissime, che gli impedivano certi movimenti.
Sentì un'ondata di rabbia e di ribellione pervaderlo, ma mise a tacere quei sentimenti.
Strinse con maggiore forza Arthur a sé, incatenando i loro sguardi.
« Ti salverò, » promise, deciso. « A qualunque costo. E non pensare di sparire senza di me, hai capito?! »
 
Top
Yuki Delleran
view post Posted on 28/2/2012, 11:45




:arthur:
Sentiva la gola chiusa, impossibilitata ad emettere alcun suono, e lo sguardo perso nelle iridi azzurro cielo di Alfred. Aveva un'espressione così decisa, gli faceva credere che tutto fosse possibile, che sarebbe davvero bastato avere fiducia e la situazione si sarebbe risolta.
Annuì lentamente.
L'ipotesi appena formulata da Alfred lo stupì: non gli era nemmeno passato per il cervello di scappare, nonostante fosse la soluzione più logica. Avrebbe potuto sfruttare i suoi poteri, sia ora che più tardi in cella, per vanificare le serrature e sparire di nuovo dal paese senza lasciare traccia. Eppure l'idea non l'aveva nemmeno sfiorato, probabilmente perchè avrebbe significato dover abbandonare nuovamente Alfred e la sola idea lo faceva sentire peggio di quella dell'arresto.
No, non sarebbe scappato, si sarebbe fidato di lui.
Si sforzò quindi di ripeterlo ad alta voce.
- Mi fido di te... - mormorò alzandosi in punta di piedi e rubandogli un piccolo bacio dalle labbra, prima di svincolarsi dall'abbraccio e scappare, letteralmente, al piano di sopra.
 
Top
Masuko
view post Posted on 2/3/2012, 22:15




:alfred:
Rimase imbambolato sul posto, fissando il vuoto prima occupato da Arthur.
In teoria avrebbe dovuto seguirlo in camera per controllare che si preparasse senza scappare o preparare qualche incantesimo - anche se Alfred era convinto che non sarebbe successo nulla di simile -, ma il quel momento era troppo perso nel brevissimo ricordo del calore schiacciato contro le sue labbra. Non era la prima volta, in quei giorni, che si baciavano e Alfred pensò che avrebbe potuto abituarsi, una volta controllate le farfalle che avevano preso possesso del suo stomaco, perché la sensazione era piuttosto piacevole.
Anche se Arthur l'aveva baciato.
Sentì il rossore invadergli la faccia, mentre cercava di chiarirsi le idee perché lui era un eroe e gli eroi non si perdevano in un bacio.
« Aspetta! » Esclamò all'improvviso, partendo di corsa alla volta della stanza dove aveva dormito quella notte. « Devo cambiarmi pure io! »
 
Top
Yuki Delleran
view post Posted on 4/3/2012, 17:54




:arthur:
Era corso al piano di sopra, chiudendo la porta della stanza e lanciando la vestaglia sul letto. Si cambiò in fretta e furia tentando disperatamente di non pensare a quello che aveva appena fatto. Aveva baciato Alfred. Di nuovo.
God, non era possibile!
Non riusciva a capire cosa gli passasse per la testa in quei giorni: era sempre stato una persona tranquilla, amante della propria privacy e tranquillità, non era certo il tipo che se ne andava in giro a baciare la gente. Eppure da quando era tornato a Summer Hill e aveva rivisto Alfred, dentro di lui era nato un sentimento, così diverso dall'amicizia infantile, che lo portava a desiderare la sua vicinanza e a compiere quel genere di gesti inconsulti. Che la prima volta fosse accaduto per errore era giustificabile, che la seconda fosse stata provocata dalle situazione era comprensibile, ma ora...
Arthur crollò seduto sul letto con la testa tra le mani, mentre sentiva le guance andare a fuoco. Cos'avrebbe dovuto fare?
Se ne sarebbe dovuto andare (ma non voleva lasciare Alfred), avrebbe voluto fidarsi di lui (ma aveva paura di metterlo in pericolo), avrebbe voluto abbracciarlo e che lo stringesse di nuovo a sè (ma la sola idea di razionalizzare un simile desiderio lo atterriva). Era quello che i poeti chiamavano amore? Ma come? Perchè?
Avvertì a malapena la porta della camera aprirsi e rimase comunque a testa china, seduto sul letto. Qualche minuto ancora di libertà prima di consegnarsi nelle mani della "giustizia".
 
Top
Masuko
view post Posted on 6/3/2012, 14:48




:alfred:
Spalancò la porta con impeto e si precipitò nella stanza. Ignorò la porta che si sbatté e incastrò nella parete - l'avrebbe sistemata una volta che Arthur fosse tornato a casa, perché sarebbe tornato a casa! - e stava per dire qualcosa, quando vide l'amico seduto sul letto.
« No, Arthur, non fare così, » supplicò, praticamente. Gli si inginocchiò davanti, completamente dimentico della sua intenzione di rivestirsi o del fatto che stavano facendo aspettare un po' troppo Mathias, tipo impaziente per natura.
Prese tra le proprie le mani di Arthur e se le portò alle labbra, seguendo l'impulso che gli diceva di baciarne le dita e che non aveva assolutamente senso. Ma nulla, in quel momento, aveva molto senso. Sapeva solo che rischiava di perdere Arthur che, invece, voleva tenere sempre al suo fianco.
« Te l'ho promesso, andrà tutto bene. Gli eroi mantengono le proprie promesse, va bene? » Disse, sperando di riuscire a convincerlo. Poi, seguendo sempre l'impulso che gli diceva che, così facendo, Arthur gli sarebbe rimasto un po' più vicino, esattamente dove lo voleva lui, spinse sui piedi e si allungò verso l'amico, posando sulle sue le labbra.
Per un attimo desiderò aver prestato più attenzione ai suoi, quando si baciavano, invece di schizzare via imbarazzato, perché ora non aveva idea di cosa fare. Come si baciava per bene una persona? Aprì un po' le labbra e strinse le mani di Arthur al petto, sperando che l'amico facesse qualcosa.
 
Top
34 replies since 23/1/2012, 00:20   212 views
  Share