La via si fa finalmente chiara, Capitolo 8

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Yuki Delleran
view post Posted on 15/3/2013, 21:48




:lukas:

Con espressione perplessa ascoltò lo scambio di battute tra Mathias e lo sceriffo, sempre più convinto che questo stesse perdendo di vista l'obiettività con cui affrontare il caso. Certo, questa poteva essere una cosa positiva se significava accettare finalmente l'esistenza e l'utilizzo della magia per fini nobili, ma quell'improvviso andare controcorrente poteva apparire bizzarro se non pericoloso agli occhi dei suoi concittadini. Mathias non sembrava il tipo da contestare quel genere di decisioni, molto probabilmente anche a causa dell'improvviso interesse che provava per lui, ma poteva comprendere la sua perplessità.
Lukas sospirò mentre osservava l'agente allontanarsi, non del tutto indifferente all'occhiata che gli era stata rivolta, rimanendo solo in compagnia degli altri agenti che lo fissavano in modo strano mentre lo sceriffo scendeva nelle celle.
Quanta pazienza ci voleva con questi umani, erano così volubili!

:arthur:

Sentire la stretta delle mani di Alfred sulle sue e quel veloce bacio lo zittì quasi all'istante, anche e non placò del tutto la sua preoccupazione. Se la squadra era tornata così presto e per di più per chiedere il suo aiuto, significava che erano andati incontro a qualcosa che l'elfo da solo non era in grado di fronteggiare, e quindi di potenzialmente molto pericoloso.
Dopo aver ascoltato il racconto di Alfred, annuì mentre la sua espressione si adombrava.
- Un mago oscuro, dunque, ed è anche un abitante del villaggio. La faccenda è più spinosa di quanto pensassi. In ogni caso conosco alcuni incantesimi per contrastare la magia oscura con l'aiuto della Dea. Certo, non sono potenti come la magia elfica, ma se lavoriamo insieme forse potremmo farcela. -
Fece il possibile per apparire sicoro di sè almeno in quel frangente, anche se in realtà non poteva sapere come sarebbe finita finchè non provava. Non aveva mai messo in pratica seriamente le protezioni contro la magia oscura e poco sapeva delle ripercussioni che potevano avere a livello di energia. Con i tentennamenti però non si andava da nessuna parte.
- Farò tutto quanto in mio potere per aiutarti. - affermò convinto. - Prima però permettimi di curarti. Quello che hai sulla schiena non è affatto un graffietto e se è stato provocato da una di quelle creature non escludo che possa esserci del veleno. -
Si stupiva lui per primo di riuscire ad essere così razionale in un simile momento, ma a volte era meglio relegare l'emotività in un angolino per riuscire ad agire al meglio.
 
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Masuko
view post Posted on 27/3/2013, 16:11




:alfred:

- Ho mandato Mathias a chiedere il permesso al sindaco di liberarti per poterci aiutare, - disse, annuendo con il capo, convinto delle sue scelte. - Tra poco dovrebbe tornare. Certo questo non significa che potrete praticare la vostra magia allo scoperto, in molti non capirebbero che in realtà state proteggendo il villaggio e chissà cosa penserebbero vedendo me e Mathias che vi aiutiamo. No, sarebbe troppo pericoloso... - Se c'era una cosa che voleva evitare, era un ribellione pubblica.
Si sedette sul letto e tolse la giacca e la camicia che indossava, scoprendo la schiena ferita in modo che Arthur potesse curarlo. Erano solo dei graffi, ma se Arthur era così preoccupato... meglio lasciargli fare quel che preferiva.
- Per favore elfo, ehm, Lukas, controlla che non arrivi nessuno. Non penso i miei uomini apprezzerebbero vedere il loro sceriffo che si fa curare da un prigioniero, - sospirò, conscio che quasi nessuno avrebbe ascoltato quello che aveva da dire.
- Per prima cosa dobbiamo trovare quel mago. Potrebbe anche non averci mentito sulla sua professione, ma non credo resterà ad aspettarci ora che sa che lo cerchiamo. Pensate che il bosco vada bene per fare i vostri incantesimi? Oppure dovete fronteggiarlo? -
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 31/3/2013, 17:02




:arthur:

Ascoltò attentamente le intenzioni di Alfred, mentre questi si scopriva la schiena per permettergli di curarlo. Dall'esterno giunse la monosillabica risposta dell'elfo alle sue richieste quindi Arthur stabilì che non avrebbero corso rischi almeno per quel momento.
Riflettendo sul da farsi si rese conto che, in effetti, operare alla luce del sole e all'interno del villaggio sarebbe stato controproducente per tutti e avrebbe portato conseguenze che, alla fine, sarebbero andate solo a favore del mago oscuro.
- Gli incantesimi che conosco io necessitano della presenza dello stregone rivale. - iniziò a spiegare. - Ma potremmo sempre attirarlo verso il bosco usando come esca una fonte di magia che possa fargli gola e che sia in grado di utilizzare. Escluderei quella elfica, così il popolo della foresta non dovrà preoccuparsi. -
Si posizionò alle spalle di Alfred e pose le mani a pochi centimetri dalle sue ferite, iniziando a concentrarsi in modo da far fluire l'energia dai palmi verso la pelle lacerata, in modo da ricostruire la parte lesa. Non era un procedimento complicato, non richiedeva nemmeno l'utilizzo di un cerchio finchè si limitava a ferite non particolarmente profonde, bastava un po' di concentrazione.
- Se ti faccio male, dillo. Non sono un guaritore e non ho grande dimestichezza con questo genere di incantesimi, quindi temo di non essere particolarmente delicato... -
Quando gli sembrò che la pelle, benchè arrossata, fosse sufficientemente risanata e avesse sviluppato una leggera crosticina nelle zone che ancora sanguinavano, lasciò che le proprie mani si posassero sulle spalle di Alfred, scivolando successivamente lungo le braccia in un tocco leggero.
Ancora non era avvezzo a quel contatto e non capiva se il sentimento tanto forte che provava fosse dovuto solo al momento di pericolo in cui si trovava o se fosse qualcosa di più profondo. Certo era che non avrebbe più lasciato quel ragazzo, mai più.
Con un sospiro di stanchezza, dovuto all'energia spesa nell'incantesimo, posò la fronte contro la sua spalla.
 
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Masuko
view post Posted on 10/4/2013, 11:10




:alfred:

- Solo purito, - disse, tentando di contenere la necessità di raggiungere le parti lese con una mano per poter grattare via il fastidio. Mosse però la schiena, sciogliendo i muscoli contratti per il dolore.
Quando sentì il calore delle mani di Arthur a diretto contatto con la sua pelle, un nodo bollente gli si formò nella pancia. Spalancò gli occhi e si costrinse a rimanere immobile, temendo che Arthur si potesse allontanare spaventato.
Spostò la testa in modo da posarla contro quella di Arthur e chiuse gli occhi, concedendosi un attimo di riposo dagli eventi che li avevano travolti in così poco tempo. Ripensò alle parole del mago, vedendo delinearsi nella sua testa il piano per riportare tutto alla normalità.
Un attimo...
- Hai intenzione di fare da esca? - Perché se non potevano usare l'elfo, Arthur era l'unico che poteva compiere l'impresa. Sarebbe, però, stato fin troppo pepericoloso!
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 10/4/2013, 22:08




:arthur:

Solo una piccola parentesi di tranquillità, un attimo di silenzio in quello che assomigliava così tanto ad un abbraccio. Ad Arthur quel contatto faceva bene al cuore, lo faceva sentire sicuro e protetto nonostante tutti i dubbi che la razionalità gli opponeva. Sapeva però che non sarebbe potuto durare a lungo e che la realtà si sarebbe presto fatta strada in quel suo angolo di pace.
Infatti giunse, puntuale come l'aveva prevista, la domanda di Alfred nella quale poteva avvertire l'apprensione anche una certa disapprovazione. Anche quella se l'era aspettata.
- Credo di essere l'unico mago disponibile al momento. - rispose tentando di mantenere un tono leggero. - Ma comunque non ti devi preoccupare, prenderò le mie precauzioni, vedrai che non succedarà niente di male. -
Recuperò la camicia di Alfred e gliela porse, guardandolo finalmente negli occhi.
- Inoltre ci sarà l'eroe della città pronto a difendermi se qualcosa dovesse andare storto, no? - aggiunse.
In realtà non era così certo della riuscita del piano, se la magia nera del nemico fosse stata troppo forte avrebbero potuto esserci delle conseguenze piuttosto gravi e lui e il suo potere avrebbero potuto subire danni considerevoli, ma contava sul fatto che le barriere e gli incantesimi difensivi elfici fossero tra i più forti conosciuti.
- Una volta risolto questo problema tutto tornerà come prima. - terminò, anche se il suo "come prima" implicava una solitudine che non era più intenzionato a provare e quindi metteva in forse tutte le sue convinzioni.
 
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Masuko
view post Posted on 19/4/2013, 13:21




:alfred:

- Non preoccuparmi? Come puoi chiedermi una cosa simile?! Certo che mi preoccupo! Se ti dovesse succedere qualcosa... tu sei... io ti... - spalancò gli occhi, il cuore in tumulto che gli rimbombava nelle orecchie, e sentì la faccia che prendeva fuoco.
Inspirò a fondo, incerto su come concludere la frase, le mani strette attorno alle spalle di Arthur dopo che lo aveva preso e fermato, per poterlo convincere meglio. Aprì la bocca e la richiuse, perché non poteva dire che... lui non... insomma non era sicuro che anche Arthur...
Scoppiò a ridere, forse l'isteria non sarebbe stata notata, e lasciò andare le spalle di Arthur. Gonfiò il petto e annuì ripetutamente.
- Ovviamente l'eroe ti proteggerà! L'eroe proteggerà tutti! - Esclamò, posando una mano sul petto per indicarsi e per fare una promessa. Guardò in alto, per nascondere gli occhi ad Arthur, fosse mai che leggesse nelle loro profondità che lui era... - Non approvo completamente questo piano, ma se è l'unico che abbiamo, lo volgeremo completamente a nostro favore. Non lasceremo nulla al caso, programmeremo qualsiasi istante dell'azione. Magari metteremo delle trappole? O comunque delle linee di difesa secondarie in caso qualcosa andasse storto. Ma nulla andrà storto! Ci ammanteremo di segretezza e, nel pericolo, porteremo a compimento la nostra missione! Salveremo la giornata e avremo il nostro lieto fine! -
Forse aveva un po' esagerato.
Ma sempre meglio il suo canto di gloria, che confessare ad Arthur che lui lo...
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 21/4/2013, 23:49




:arthur:

Quando si sentì afferrare per le spalle e dire quelle parole, un fremito gli corse lungo la schiena e si trovò a fissare gli occhi di Alfred con un'espressione carica di aspettativa. Cosa stava cercando di dirgli? Che lo...?
Il batticuore che provava venne improvvisamente spazzato via dalla risata di Alred, che spezzò l'atmosfera di tensione che si era involontariamente formata, facendo abbassare lo sguardo ad Arthur.
Ma certo, che sciocco, cosa si era mai aspettato? Che l'amico volesse proteggerlo ormai gli era chiaro, ma di certo sarebbe stato presuntuoso aspettarsi qualunque altro genere di dichiarazione. L'adrenalina in quei momenti giocava sempre brutti scherzi.
- Certo, andrà tutto bene. - disse nel tentativo di convincere anche sè stesso. - Esistono anche degli incantesimi trappola, che bloccano la magia del nemico se usati nel modo giusto. Potremmo avvalerci di qualcosa del genere. Intanto tu e Mathias potrete restare nelle retrovie e catturare lo stregone al momento giusto, quando la sua magia sarà più debole. Non correrò alcun rischio, vedrai. -
Ora restava solo da scegliere il luogo dove allestire la loro trappola e per farlo dovevano uscire di lì e anche dai confini del villaggio: meno gente fosse rimasta coinvolta e meglio sarebbe stato per il futuro di tutti.
- Poi avremo il nostro lieto fine. - terminò sviando lo sguardo di lato per non rischiare di leggere negli occhi dell'altro una risposta diversa.
 
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Masuko
view post Posted on 4/5/2013, 17:18




:alfred:

- Perfetto! -
Abbracciò brevemente Arthur, solo che quando fece per allontanarsi si rese conto di non volerlo veramente fare. Strinse, allora, a sé il mago e posò la fronte contro la sua spalla che, chissà perché, era a un livello perfetto. Nella sua testa, probabilmente, confondeva ancora l'Arthur attuale con l'amico che aveva perso anni fa. Quell'Arthur era piccolino e Alfred sembrava convinto che anche questo Arthur lo fosse. Invece Arthur era alto, non quanto lui, ma non era nemmeno piccolo. Aveva una costituzione più affusolata, ma questo non significava che fosse più debole o non sapesse cavarsela da solo.
Alfred era comunque in ansia, ma avrebbe dovuto cercare di non ascoltare le sue paure e di credere in Arthur.
- Promettimi che starai attento, però! - Disse, con voce sottile. - Mi fido di te, della tua magia eccetera... e ovviamente ti aiuterò... ma tu stai attento! -

:mathias:

Rientrò di corsa nella stazione, lanciando un cenno veloce a chi gli lanciò un'occhiata incuriosita. Puntò direttamente verso la prigione, stringendo un po' troppo forte la carta firmata dal sindaco che aveva con sé.
- Ehi! - Sorrise a Lukas, quando s'imbatté in lui appena oltre le celle. - I nostri due piccioncini stanno avendo un momento? -
Si affacciò alla finestra ed effettivamente aveva ragione.
Grugnì, alzando gli occhi al cielo. Non li si poteva lasciare un attimo da soli, che subito Alfred e il suo mago si appiccicavano come due adolescenti alla prima cotta.
- Ho il permesso dal sindaco di liberare il tuo maghetto, Al. -
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 12/5/2013, 10:53




:arthur:

Sulle prime interpretò quel breve abbraccio come una delle tante manifestazioni d'entusiasmo di Alfred, ma quando si rese conto del suo prolungarsi finì per illudersi, come sempre in quei giorni, che ci fosse un significato più profondo. Sapeva che non avrebbe dovuto farlo, ma finiva per ricaderci inevitabilmente tutte le volte, probabilmente anche a causa dei ricordi e del senso di colpa che provava verso il vecchio amico.
- Te lo prometto, non preoccuparti. - rispose indugiando un attimo di troppo a crogiolarsi in quella stretta.
Infatti un istante dopo giunse la voce di Mathias ad interromperli, facendogli fare un balzo indietro, mentre le sue guance s'imporporavano suo malgrado.
- Ah... ehm... molto bene. Così possiamo procedere con il piano. - disse evitando di proposito di guardare Alfred negli occhi per non spofondare nell'imbarazzo. - Quando tutto sarà finito andrò di persona a ringraziare il sindaco per la sua fiducia. -

:lukas:

Era rimasto appostato appena fuori dal corridoio delle celle per dare almeno un po' di privacy allo sceriffo e al mago, anche se davvero non capiva il significato di tante sdolcinatezze. In fondo, dal suo punto di vista, con le loro forze combinate le probabilità di fallimento erano davvero basse.
Quando vide giungere Mathias con una carta in mano, gli fece un cenno del capo annuendo e lo seguì nella cella.
Ora che avevano il loro lasciapassare potevano entrare in azione: prima avessero risolto quella spinosa faccenda, prima avrebbe potuto tornare alla pace e alla tranquillità del suo bosco. Anche se forse - forse - tutto quel movimento un po' gli sarebbe mancato.
 
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Masuko
view post Posted on 29/5/2013, 14:42




:alfred:

- Perfetto! - Esclamò, facendo un cenno a Mathias e allontanandosi con rammarico da Arthur. Insomma, una volta finito tutto avrebbero avuto tutto il tempo del mondo per loro due.
- Allora, con cosa iniziamo? - Chiese, mentre si dirigeva fuori dalla prigione e apriva galantemente la porta perché tutti potessero passare.
Ricevette alcune sopracciglia alzate e sguardi sconcertati quando i suoi colleghi videro che aveva liberato senza alcun tipo di processo un sospettato di magia, ma Mathias fu più veloce di lui a sventolare il permesso speciale firmato dal sindaco, pronunciando un: - Ordini dall'alto, - che chiuse la bocca a tutti.
Usciti dalla stazione, ALfred li fece fermare in un posto sicuro, lontani da orecchie indiscrete, in modo che potessero discutere le varie mansioni prima di entrare in azione.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 3/6/2013, 13:51




:arthur:

Essere nel pieno dell'azione e poter finalmente fare qualcosa di concreto per essere d'aiuto, era a suo modo gratificante. Poco importavano gli sguardi scettici dei colleghi di Alfred, era abituato alle persona che non capivano, gli era sufficiente sapere di stare per mettere in scena uno scontro che poteva essere decisivo sia per la sua sorte che per quella di tutti i maghi sottoposti a leggi ingiuste.
Mentre si avviavano verso il bosco, chiese di poter fare tappa a casa, in modo da poter recuperare alcuni strumenti e il libro che conteneva le principali formule di protezione in suo possesso, dopodichè seguì il resto del gruppo in cerca di un luogo tranquillo e che non destasse i sospetti della loro preda. La scelta cadde su una piccola radura non troppo distante dalle porte del villaggio e lì Arthur decise di iniziare ad approntare il suo incantesimo e le relative trappole.
- Farò in modo che lo stregone percepisca un notevole rilascio di energia che lo induca a seguirne le tracce fin qui. - spiegò. - Nel frattempo farò il possibile per mantenere salda la barriera, ma per quello avrò bisogno anche dell'aiuto di Lukas. Allo stesso modo le trappole dovranno essere create con un tipo di energia diversa, che non entri in conflitto con la mia e che non insospettisca il nemico, per questo dicevo che quella elfica era l'ideale. In tutto questo, Al, tu e Mathias fareste bene a stare nascosti e a mimetizzare il più possibile la vostra presenza, sperando che il mago sia troppo distratto dall'esca per notarvi. Uscirete al momento opportuno per bloccarlo. Domande? -
Mentre parlava aveva già iniziato a disporre sul terreno le ciotole contenenti i quattro elementi che avrebbero composto il suo cerchio e a tracciare con un bastoncino un sottile solco nell'erba per delimitarlo.
- Quando il cerchio sarà chiuso, - aggiunse guardandosi bene dal farlo subito. - non attraversatelo per nessun motivo finchè non sarò io a scioglierlo. -
 
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Masuko
view post Posted on 27/6/2013, 16:43




:alfred:

Si morse le labbra e annuì, conscio che il piano era partito e non poteva fermare l'azione ancora prima che diventasse pericolosa solo per una stupida paura. Arthur, d'altra parte, era sopravvissuto fino ad allora senza il suo aiuto, di sicuro sapeva cosa faceva, quando invece Alfred si trovava in balia degli eventi. Forse il problema era quello, dopotutto, non riuscire ancora ad afferrare ciò che stava accadendo.
Alfred, insieme a Mathias, si nascose dietro un albero, preparando la pistola tra le mani pronto ad attaccare i nemici che si sarebbero sicuramente presentati da un momento all'altro. Intanto teneva d'occhio Arthur, seduto in mezzo al circolo magico e completamente concentrato sul suo incantesimo. Chissà cosa stava accadendo dentro il mago, circondato da una tenue luminescenza che lo faceva apparire simile a una figura angelica.

Dimitru percepì la terra e l'aria vibrare. Una scossa di energia gli fece fissare avidamente la foresta da cui il potere proveniva, attirandolo in quella direzione.
Inspirò a fondo il potere rilasciato, ghiotto delle stringhe di energia che, brillanti, vedeva formarsi nel buio delle palpebre chiuse.
Mosse le dita e ai suoi piedi comparvero, docili, un numero consistente di demoni-ombra. Si mosse in direzione del suo pasto.

:mathias:

Come predetto, il cattivo di turno comparve alle spalle del maghetto di Alfred. Circondato agli esseri che li avevano già attaccati, non attese un istante dall'avanzare verso la fonte di energia. Stava per arrivare ad Arthur, quando Alfred scattò in avanti e iniziò a sparare contro di lui. Immediatamente le ombre presero la forma di uno scudo che lo proteggesse, mentre altre rispondevano all'attacco con la forza e si scagliavano contro lo sceriffo.
Mathias uscì dal suo nascondiglio e, sperando con tutte le proprie forze che qualcuno bloccasse il tipo lì sul posto, prima che sparisse di nuovo, si aggiunse alla difesa.

CITAZIONE
Non so da dove mi sia venuta fuori l'idea che Dimitru si ciba di magia... ehm @@ ho improvvisato. Va bene la risposta? Ho pensato che Al, divorato dall'ansia, non sia stato in grado di attendere a partire, una volta constatato che Arthur era in pericolo-pericolo. Sigh... ^^' Stupido eroe.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 4/7/2013, 22:27




:arthur:

Si era seduto a gambe incrociate al centro del cerchio, dopo averlo chiuso e aver posizionato nei punti cardinali le ciotole contenenti i quattro elementi. Aveva chiuso gli occhi, posato i palmi delle mani sul terreno e implorato la benedizione della Dea. Doveva invocare tutto il potere di cui era capace e che sarebbe riuscito a reggere. Maggiore fosse stato l'impiego, più alte le probabilità di attirare lo stregone.
Arthur poteva quasi percepire la presenza della Dea al suo fianco, il suo potere che gli scorreva sulla pelle in minuscole scintille argentate che si condensavano in una nebbiolina all'interno del cerchio, producendo un leggero pizzicorio e continui brividi.
Mantenne gli occhi chiusi, in modo che la concentrazione fosse sempre ai massimi livelli, anche mentre rilasciava il potere in lunghi tentacoli che avrebbero dovuto servire da specchietto per le allodole, e presto percepì la presenza dello stregone nemico farsi strada tra gli strati di protezione. L'incantesimo prevedeva anche un discreto livello di sicurezza, ma poteva sentire Dimitru spogliarlo mano a mano di ogni protezione, per giungere alla fonte del potere. Lo sentiva attingervi e dovette sforzarsi per non opporvisi.
Ancora un po'...
Ancora un po' più vicino...
Dea, dammi la forza...
Il fragore di uno sparo lo fece sobbalzare e rischiò di mandare in pezzi la sua concentrazione. Era troppo presto, Dimitru non era ancora alla portata delle armi tradizionali, non aveva abbassato sufficientemente la guardia.
Lanciò un'occhiata carica di apprensione ad Alfred, ma ora non poteva muoversi nè correre in suo aiuto. Se l'avesse fatto tutto quello che avevo prepararo finora sarebbe stato vano.

:lukas:

Non impiegò molto ad avvertire la presenza dello stregone nemico, nonostante l'interferenza del potere di Arthur, anzi, lo sentì giungere già dai limiti del villaggio. Quell'anticipo gli permise di tendere la rete di fili invisibili che aveva steso su tutto il territorio circostante in fase di preparazione. Si trattava di un incantesimo trappola volto soprattutto a bloccare le capacità magiche più di quelle fisiche e non appena Dimitru mise piede nello spiazzo si attivò. Lukas non dovette far altro che tirare idealmente i fili che teneva in mano e sentì la forza oscura dibattersi come un pesce nella rete. Se, di conseguenza, anche i demoni che stavano attaccando Mathias e lo sceriffo si fossero indeboliti, il risultato sarebbe stato completo.
 
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Masuko
view post Posted on 30/7/2013, 14:01




:mathias:

La sua ascia incontrò i primi demoni pochi istanti dopo che si era mosso e, diversamente dalla volta precedente, i mostri non si dissolsero nell'aria per poi ricomporsi. Questa volta Mathias incontrò resistenza sotto la lama, come se stesse tagliando il tronco di un albero, e applicò la giusta pressione. Le figure oscure si spaccarono in due, tre parti, a seconda di quante volte le colpiva, per poi rimanere inerti sul terreno.

Mathias, sbalordito, alzò lo sguardo e vide il mago nemico che si contorceva sul posto, come se fosse legato e trattenuto da corde invisibili. Magari si stava concentrando troppo sul compito di liberarsie non riusciva a proteggere le sue creature?
Mathias non perse tempo a esultare per quel cambiamento di programmi a loro favore e riprese a sterminare tutte le ombre che gli si lanciavano addosso.

Nel frattempo, Alfred si era posizionato vicino al suo amato maghetto e lo stava proteggendo con efficacia dai nemici che si scagliavano contro di lui, quasi volessero impedirgli di portare a compimento il rituale. Mathias falciò alcuni di quelli, aiutando lo sceriffo che aveva un numero limitato, sebbene alto, di munizioni.

Quando si accorse che delle creature si stavano avvicinando a Lukas, lanciò uno sguardo implorante verso Alfred.
- Giriamoci! - Urlò e prese a correre nella direzione di Lukas senza allontanarsi dal perimetro attorno al mago. Alfred ruotò nel perimetro più interno, continuando a difendere il suo Arthur, mentre ora Mathias aveva la possibilità di arrivare ad uccidere coloro che stavano attaccando l'elfo.

- Sembrano piuttosto furiosi con te, eh? - Rise nervosamente, guardando Lukas e abbattendo tre nuovi mostri. - Magari vogliono liberare il loro signore? -
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 6/8/2013, 14:56




:arthur:

Poteva vedere tutto quello che accadeva attorno a lui ma non aveva più nemmeno la forza di muovere un muscolo. Rimaneva con la schiena dritta per inerzia, ma in realtà tutte le sue energie si stavano lentamente prosciugando, un po' perchè assorbite dallo stregone nemico, un po' perchè impiegate nel rituale. Diventare il tramite della Dea richiedeva un grande dispendio di forze e lui era un uomo, motivo per cui tutto quel procedimento risultava ancora più arduo. Se fosse stato una donna ci sarebbe stata maggiore affinità e di certo sarebbe stato meno faticoso.
Però sembrava che stesse funzionando, vedeva Dimitru dibattersi nei fili dell'incantesimo di Lukas e le armi di Alfred e Mathias colpire con maggiore efficacia. Sarebbe stato tutto perfetto se solo lo stegone avesse rescisso il legame con lui smettendo di attingere al suo potere, invece sembrava che lo stesse utilizzando per reggere agli assalti e Arthur non riusciva ad impedirglielo.
Vide Alfred pararsi davanti a lui in sua difesa mentre Mathias accorreva a proteggere Lukas ma proprio in quel momento le sue forze vennero meno e si sentì sprofondare nel buio, giù, giù, dove tutto era oscurità, il corpo diventava insensibile, ogni legame si dissolveva e non riusciva a sentire più nulla.

:lukas:

- Sanno che sto tenendo imprigionato colui che li ha creati quindi sono il loro bersaglio. - rispose a Mathias mentenendo come di consueto un'espressione neutra, anche se la situazione si faceva via via più tesa.
Poteva sentire l'energia di Arthur scemare man mano che quella che Dimitru gli opponeva si faceva più debole e quando il mago crollò sull'erba, anche l'incantesimo di Lukas giunse a compimento imprigionando lo stregone definitivamente.
Con la coda dell'occhio vide i demoni bloccarsi sul posto e poi accasciarsi come privati di ogni forza vitale.
Improvvisamente nella radura piombò il silenzio, interrotto solo dall'ansimare affaticato di Mathias e Alfred e un soffio di brezza spirò sopra di loro allentando la tensione.
- Credo sia finita... - mormorò Lukas con un breve sguardo a Dimitru, ora in ginocchio.
 
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29 replies since 28/12/2012, 19:20   165 views
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