Quando la mano di Alfred strinse la sua, alla cieca in quell'oscurità quasi palpabile, Arthur sentì caldo. Erano in uno stupido buco umido e polveroso e lui sentiva caldo. Doveva essere anche arrossito in modo tremendamente imbarazzante e ringraziò che non vi fosse modo di vederlo.
Alfred lo stava rassicurando, sicuramente lo faceva per semplice gentilezza, ma aveva ragione. Non era il caso di perdersi in certe fantasie quando erano ancora intrappolati là sotto.
Ok, doveva calmarsi e fare quello che si era prefissato. Sarebbe andato tutto bene, sarebbero usciti di lì e avrebbero archiviato quell'episodio imbarazzante da qualche parte tra gli scaffali polverosi.
Strinse un poco la mano di Alfred annuendo nel buio.
- Sì, hai ragione. Ora... ehm... vedo cosa posso fare. -
Lasciò la mano dell'amico e l'allungò a tentoni sul pavimento alla ricerca della lampada, finchè le sue dita non incontrarono il metallo ormai freddo. La raddrizzò e, sempre alla cieca, trovò lo sportello dello stoppino. Conteneva pochissimo olio, ma sperava che fosse sufficiente a rendere almeno credibile quello che stava per fare. Tracciò con un dito la runa del fuoco sul vetro e mormorò alcune parole in latino. Una lucetta arancione, che tentò di mantenere il più piccola possibile, si sprigionò dalla punta delle sue dita stabilizzandosi sullo stoppino e illuminando debolmente i dintorni proprio come una fiammella.
- A quanto pare la fiamma non si era del tutto estinta. - disse voltandosi e sollevando appena la lampada, pregando che Alfred non gli facesse domande.