La biblioteca del mistero, Capitolo 2

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YukiDelleran
view post Posted on 25/7/2011, 22:29




:arthur:
Le chiacchiere di Alfred in qualche modo lo distraevano dalla sua ansia e per questo gli era grato. Doveva solo continuare a salire senza pensare a niente, mensola dopo mensola, lentamente, ce la poteva fare.
- S-sì... sì, mi fido di te. - rispose, voltandosi verso di lui.
Oh, maledizione!
Così facendo aveva esattamente guadato in basso.
Voltò la testa di scatto verso l'interno dello scaffale e chiuse gli occhi irrigidendosi. Cercò di autoconvincersi di non essere poi così in alto, che non stava succedendo niente di strano e che una trappola magica sarebbe stata molto peggio, prese un respiro e appoggiò il piede sulla mensola successiva.
Ormai era arrivato al livello delle spalle di Alfred, ora iniziava la parte più difficile.
 
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Masuko
view post Posted on 25/7/2011, 22:50




:alfred:
Un'esplosione di gioia lo colpì dall'interno, facendo allargare il sorriso sulle sue labbra.
Non capiva perché quelle parole, pronunciate incertamente da Arthur, avessero un simile potere su di lui, ma non se ne curò troppo, lasciando che quella felicità radiosa scacciasse tutte le paure che aveva provato fino a quel momento. La sola prospettiva di uscire da lì con Arthur, ora, gli faceva venir voglia di saltellare in giro e ridere a crepapelle.
- Fantastico! -
Si portò i piedi di Arthur sulle spalle, circondandogli le caviglie con le mani.
- Allora fidati e basta. Non ti lascerò cadere e se anche dovesse succedere, ti prenderò al volo e non ti farai nulla. Parola di eroe! -
 
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YukiDelleran
view post Posted on 25/7/2011, 23:10




:arthur:
Brontolare tra sè lo aiutava a non pensare alla situazione in cui si trovava.
Accidenti a quando aveva deciso di lavorare in biblioteca.
Accidenti a quando aveva pensato che poter consultare vecchi libri fosse interessante.
Accidenti a quando era voluto scendere in quella specie di catacomba.
Accidenti, accidenti e maledizione a sè stesso per non essere neanche stato sfiorato dall'idea che dei libri di magia avessero una protezione magica.
E sempre accidenti per aver coinvolto anche Alfred, che aveva fatto il solo errore di andarlo a trovare.
Le parole dell'amico sotto di lui erano rassicuranti anche se stranamente cariche di entusiasmo, non avrebbe davvero lasciato che si facesse male. Non poteva deluderlo.
- Va bene. -
Reggendosi con una mano allo scaffale, allungò l'altra verso la botola e riuscì quasi a sfiorarne i cardini. Una strana sensazione si propagò lungo le sue dita inducendolo ad allontanare la mano e sbilanciandolo appena.
Doveva essere un residuo dell'incatesimo posto sul cancello, anche se molto meno forte, riflettè mentre si appoggiava allo scaffale. Poteva farcela ad aprire quel passaggio.
- Ok, ce la posso fare. Dammi solo un po' di tempo. -
 
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Masuko
view post Posted on 26/7/2011, 13:03




:alfred:
Cercò di bilanciarsi il più possibile in modo di non intralciare Arthur nella sua parte di missione. Se Arthur era incaricato di aprire quella botola, costasse quel che gli costasse, Alfred sarebbe stato le solide fondamenta alle quali poteva appoggiarsi.
Tutto preso da questi ragionamenti, che nella sua testa suonavano come eroici e incredibilmente importanti, quasi non sentì ciò che Arthur gli stava dicendo.
- Nessun problema, - rispose, quasi meccanicamente.
Avrebbe voluto alzare la testa per vedere cosa stava combinando il suo compagno d'avventura, ma temeva di distrarsi dal suo continuo ripetersi: "il peso sui piedi è stabile, le gambe sono salde, la schiena non fa male no non fa assolutamente male, i muscoli non sono sotto pressione," e via dicendo. Fu proprio per questo suo continuo guardare in avanti che si accorse che qualcosa non andava e che il problema poteva essere generato da due fattori.
O stava perdendo la vista, oppure...
- Arthur, è normale che la luce sia sempre più fioca? -
 
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YukiDelleran
view post Posted on 26/7/2011, 18:51




:arthur:
Era appena riuscito ad allungare un braccio fino alla botola, quando sentì le considerazioni di Alfred sulla luce. Memore dell'errore precedente, evitò di guardare in basso ma non potè fare a meno di preoccuparsi.
- Forse l'olio della lampada si sta esaurendo. - ipotizzò. - Non pensavo di rimanere quaggiù così a lungo quindi non era piena. -
Se fossero rimasti al buio sarebbe stato un problema, doveva cercare di fare in fretta.
Si protese di nuovo verso il gancio che bloccava l'ucita e questa volta si scottò la pelle. La situazione iniziava ad esasperarlo e uno come lui esasperato poteva diventare pericoloso. Sperando che Alfred non lo sentisse e non si accorgesse di quello che stava facendo, staccò lentamente la mano dallo scaffale e le portò entrambe sul gancio metallico. Mormorò alcune parole sottovoce e dalle sue dita si sprigionò una piccola scintilla azzurra. Un attimo dopo il gancio cedeva con un sonoro clangore.
- Ce l'ho fatta! - esclamò entusiasta, forse troppo, perchè si sbilanciò completamente dalla parte opposta allo scaffale e sentì il vuoto sotto di sè.
 
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Masuko
view post Posted on 30/7/2011, 16:21




:alfred:
Sbiancò alla rivelazione di Arthur, riguardo la lampada. In fondo aveva senso, non era mica loro intenzione rimanere bloccati lì sotto: dovevano solo fare un giro d'esplorazione.
- Davvero? - Chiese, senza fiato per il sollievo, quando Arthur gli comunicò la riuscita della sua impresa.
Ah, sapeva che il suo fantastico piano avrebbe funzionato! Ora dovevano solo arrampicarsi nella botola e uscir-...
Si accorse immediatamente che la presa attorno alle caviglie di Arthur si era fatta instabile, quando l'uomo perse l'equilibrio, e senza pensarci Alfred lo lasciò. Velocemente si piegò nella direzione in cui Arthur stava cadendo e allargò le braccia, stringendole attorno al busto del vecchio amico. Perse, però, a sua volta l'equilibrio e in meno di un istante si trovò seduto a terra, con le braccia possessivamente cinte attorno ad Arthur.
- Ehi, stai bene? - Domandò in un sussurro direttamente nell'orecchio del bibliotecario, lanciando intanto un'occhiata preoccupata alla lampada che aveva urtato con un piede nella caduta. Quella era rotolata a terra, ma non si era fortunatamente rotta, anche se la sua fiamma si era fatta incredibilmente fioca.
 
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YukiDelleran
view post Posted on 1/8/2011, 21:43




:arthur:
Quando si era sentito mancare sia l'appiglio che il terreno sotto i piedi, Arthur aveva istintivamente chiuso gli occhi e allungato le mani verso la prima forma tangibie che si era trovato davanti, sperando così di attutire l'impatto con il terreno. Quando il mondo si fu finalmente fermato e la tremenda sensazione di vuoto fu svanita, raggomitolato com'era osò aprire gli occhi, per scoprire che quello a cui era aggrappato era il collo di Alfred e che aveva la testa affondata nella sua spalla. Anzi, l'impressione era che l'amico lo stesse abbracciando. Ed era buio. E gli era raggomitolato addossso. E aveva appena fatto una magia. E, cosa più importante, Alfred gli aveva appena salvato, se non la vita, almeno qualche osso.
Prese un respiro tremulo e con un certo sforzo si convinse ad allentare la presa.
- S-Sto bene. Grazie... - senza alzare ancora la testa.
Si sentiva stranamente al sicuro tra quelle braccia. Alfred aveva detto che non si sarebbe fatto male ed era stato così.
 
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Masuko
view post Posted on 2/8/2011, 14:10




:alfred:
Si sentiva le guance stranamente calde.
E sebbene si rendesse conto che non ci fosse più pericolo - o almeno pericolo di caduta perché, insomma, dove potevano andare? Erano già a terra - non riusciva ad imporre alle sue braccia di lasciare Arthur.
- Te l'avevo detto che non ti avrei mai lasciato cadere! Un eroe mantiene sempre la sua promessa! -
Gli sembrava che Arthur stesse tremando un poco e Alfred avrebbe riso della sua paura, se non si fossero trovati in una posizione vagamente imbarazzante e in una situazione piuttosto terrificante. Per questo si limitò a passare una mano tra i capelli senza forma di Arthur, in un gesto che di calmante aveva poco.
La luce, alla fine, decise di segnare con la sua vita le loro azioni.
Alfred spalancò gli occhi e lanciò un gridolino spaventato, quando si ritrovarono del tutto al buio, e strinse la presa attorno al corpo di Arthur.
- È buio... - Fece notare, piuttosto stupidamente.
 
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YukiDelleran
view post Posted on 2/8/2011, 16:53




:arthur:
Stava tremando. Se ne rese a malapena conto quando slacciò le braccia da collo di Alfred. Era a terra, fermo, al sicuro, non credeva di essersi spavenatato tanto. Invece doveva essere così perchè le braccia dell'amico non accennavano a lasciarlo, forse temeva ancora per la sua incolumità.
Sollevò la testa e fece per rispondere, quando l'intero corridoio piombò nel buio. Lo scarso contenuto della lampada doveva essersi del tutto esaurito e lo strillo di Alfred lo fece sobbalzare, così come la stretta improvvisa.
- Ahi! - si lasciò sfuggire a causa della forza di quest'ultima.
Spostò la testa di lato, in cerca di un appiglio che gli permettersse di alzarsi. Se fosse riuscito a raggiungere la lampada, avrebbe potuto riaccenderla con un incantesimo che simulava il fuoco, l'importante era agire con la massima naturalezza per non farsi scorpire.
Fece leva con una mano per sollevarsi, ma la sua fronte si scontrò con un ostacolo imprevisto, mentre le labbra si appoggiavano su qualcosa di morbido.
Cosa...?
 
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Masuko
view post Posted on 2/8/2011, 20:00




:alfred:
Stava abbracciando Arthur come se fosse stato un orsacchiotto di peluche. Se ne rese conto distintamente, mentre la parte eroica del suo cervello gli ordinava a gran voce di allentare la presa delle braccia e, anche, di togliere le gambe dalla vita di Arthur. Quando erano finite lì, comunque?
Alfred, comunque, non ascoltò affatto questa voce. Perché in quel momento la sua testa stava processando l'elenco di tutti i mostri e blob mortali che potevano aggredirli nell'oscurità di una vecchia e polverosa biblioteca.
Non aveva paura! Era solo pura precauzione, la sua! Se avesse saputo riconoscere ciò che li attaccava nell'esatto istante in cui si avvicinava troppo, avrebbe potuto sconfiggerlo.
- Uhg... - Quando però Arthur si lamentò per il dolore, allentò un poco la presa. Fin da piccolo suo padre l'aveva adorato per la sua forza, mentre sua madre un po' si lamentava dei suoi abbracci un po' troppo stretti... Però almeno lui non aveva intenzioni cattive.
- Scus-... - stava per dire, quando qualcosa gli bloccò le labbra.
Spalancò gli occhi innaturalmente, anche se non vide nulla, perché quelle erano sicuramente...
 
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YukiDelleran
view post Posted on 2/8/2011, 21:27




:arthur:
Rimase immobile, irrigidendosi sul posto e realizzando gradualmente quello che stava succedendo.
Era...?
Non era...?
O sì...?
Le sue percezioni, già mandate in tilt dal buio improvviso gli rimandarono le innegabili reazioni di Alfred e il panico per poco non lo sopraffece. Lo stava... baciando? Proprio lui che non aveva mai baciato nessuno? Che era certo che non avrebbe mai fatto nulla del genere in tutta la sua vita?
Istintivamente, balzò indietro sfuggendo alla presa dell'amico e balbettando cose senza senso.
- Ah, io... cioè, tu... non volevo... scusa... ehm... -
Incespicò nel buio e urtò la lampada facendola rotolare ancora più lontano.
Che idiota!
Si insultò mille volte per quella reazione imbarazzata che ora non faceva altro che farlo sentire ancora più esposto e vulnerabile.
Certamente Alfred era disgustato da quel comportamento.
 
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Masuko
view post Posted on 3/8/2011, 20:28




:alfred:
Eh?
No, un attimo.
Eh?
Quello era Arthur, giusto? Insomma, sì, chi altri poteva essere? C'erano solo loro nel buio...
E quello era Arthur... Qualcosa di molto morbido e di Arthur.
Eh?
Non riuscì ad processare pienamente cosa gli era successo, perché improvvisamente si ritrovò le braccia vuote. Ora gli sembrava che facesse un po' più freddo, lì sotto.
- T-traquillo... Arthur... Rilassati... - Balbettò, insicuro su come rimediare alla situazione e tendendo le mani avanti alla cieca.
Sfiorò il lembo di un tessuto e, incoraggiato, si mosse un altro po' in quella direzione, finché le sue mani non circondarono... Era un braccio quello, giusto? Sì, scendendo un po' poteva trovare una mano. La strinse.
- Questo sei tu, vero? - Domandò al buio. - Sto stringendo la tua mano, giusto? Non preoccuparti per quello che è successo... Con questo buio, uhm... Credo siano cose che possono succedere... Ora... Pensiamo ad uscire, sì! - Non avevano più tempo per distrarsi dal loro intento. Avrebbero pensato al bacio - bacio? - una volta fuori di lì.
 
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YukiDelleran
view post Posted on 4/8/2011, 10:38




:arthur:
Quando la mano di Alfred strinse la sua, alla cieca in quell'oscurità quasi palpabile, Arthur sentì caldo. Erano in uno stupido buco umido e polveroso e lui sentiva caldo. Doveva essere anche arrossito in modo tremendamente imbarazzante e ringraziò che non vi fosse modo di vederlo.
Alfred lo stava rassicurando, sicuramente lo faceva per semplice gentilezza, ma aveva ragione. Non era il caso di perdersi in certe fantasie quando erano ancora intrappolati là sotto.
Ok, doveva calmarsi e fare quello che si era prefissato. Sarebbe andato tutto bene, sarebbero usciti di lì e avrebbero archiviato quell'episodio imbarazzante da qualche parte tra gli scaffali polverosi.
Strinse un poco la mano di Alfred annuendo nel buio.
- Sì, hai ragione. Ora... ehm... vedo cosa posso fare. -
Lasciò la mano dell'amico e l'allungò a tentoni sul pavimento alla ricerca della lampada, finchè le sue dita non incontrarono il metallo ormai freddo. La raddrizzò e, sempre alla cieca, trovò lo sportello dello stoppino. Conteneva pochissimo olio, ma sperava che fosse sufficiente a rendere almeno credibile quello che stava per fare. Tracciò con un dito la runa del fuoco sul vetro e mormorò alcune parole in latino. Una lucetta arancione, che tentò di mantenere il più piccola possibile, si sprigionò dalla punta delle sue dita stabilizzandosi sullo stoppino e illuminando debolmente i dintorni proprio come una fiammella.
- A quanto pare la fiamma non si era del tutto estinta. - disse voltandosi e sollevando appena la lampada, pregando che Alfred non gli facesse domande.
 
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Masuko
view post Posted on 4/8/2011, 20:31




:alfred:
Arthur lasciò la sua mano e Alfred sentì nuovamente freddo. E panico. D'istinto allungò una mano e la serrò attorno a quella che doveva essere la caviglia dell'amico.
- Non andartene! - Lo supplicò, con la voce di un'ottava più alta del normale. Rendendosi conto della cosa, si schiarì la gola e sbatté rapidamente le palpebre, sperando che la sua vista si adattasse al buio, permettendogli di scorgere almeno quale sagoma.
Nulla.
Quello doveva essere il suo giorno sfortunato!
Ascoltò il silenzio che si riempiva dei leggeri suoni prodotti da Arthur e dal suo armeggiare con la lucerna. Quando un fischio sottile quanto un ago gli riempì la testa, la scosse e il rumore sparì immediatamente, sostituito dalla calda, seppur soffusa luce della lampada.
Com'era possibile? Si chiese, aggrottando la fronte. Era convinto che la fiamma fosse morta.
- C-cos'hai fatto? - Si ritrovò a chiedere, la sua natura di investigatore che zittiva la fiducia indiscriminata che provava verso Arthur.
 
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YukiDelleran
view post Posted on 5/8/2011, 10:05




:arthur:
Doveva comportarsi come se fosse tutto normale, solo in quel modo poteva evitare che sorgessero dei sospetti. Non era difficile, doveva solo stare calmo. Sì.
- Cos'ho fatto? Niente, ci ho solo soffiato sopra per ravvivare quel poco di fuoco che era rimasto. - rispose rendendosi conto sempre di più di essere un pessimo bugiardo. - Siamo stati fortunati. -
I suoi genitori non sarebbero stati affatto contenti della sua condotta, gli avevano sempre raccomandato di usare la magia solo se era strettamente necessario o c'era qualcuno in pericolo, e lui l'aveva già fatto due volte nel giro di pochissimo tempo. Del resto non aveva la più pallida idea di come si sarebbe tolta dai guai una persona "normale" in una situazione del genere. Ora l'importante era dirottare l'attenzione di Alfred su qualcos'altro. L'immagine, o meglio, la sensazione del bacio di poco prima gli attraversò la mente facendolo arrossire di nuovo. No, maledizione, ci voleva qualcosa di pratico!
- Abbiamo la luce e la botola è aperta. - disse tentando di darsi un tono. - Cosa vogliamo fare? -
Sottinteso: io non mi avvicinerò a te più di così o morirò d'imbarazzo.
 
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70 replies since 13/7/2011, 09:03   519 views
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