Mentre metteva l'acqua sul fuoco per preparare la sua bevanda preferita, sorrise dell'eccitazione di Alfred e di quelli che avrebbero potuto essere dei complimenti. Arrossì anche un po' all'idea. Nessuno gli aveva mai detto che faceva cose fantastiche (ma forse semplicemente perchè nessuno lo sapeva).
- Beh, per fare un incantesimo ci vuole una certa preparazione e una certa conoscenza dell'Arte. - iniziò a spiegare. - Alcuni sono davvero complicati o con procedimenti lunghi ed operosi. Questo, ad esempio, è stato come costruire fisicamente un muro. In pratica è come se avessi dovuto posare mattone su mattone per tutto il perimetro del villaggio, solo che i mattoni erano fatti della mia energia e di quella della terra. Per questo fare magie complicate stanca tanto, perchè impegna le forze del mago quasi stesse compiendo uno sforzo fisico. -
Il bollitore fischiò, Arthur recuperò un barattolo con delle foglie essiccate che vi lasciò cadere e due tazze che posò sul tavolo.
- Prima mi sono steso sul pavimento perchè far entrare il corpo a contatto con la terra, o comunque il più possibile vicino ad essa, aiuta a riequilibrare le energie, allontana la negatività e ridà forza. Ora ho solo bisogno di ingerire un po' di zuccheri! -
Ridacchiò e si passò una mano dietro la nuca, incerto. Probabilmente aveva detto un sacco di cose che ad Alfred sembravano assurde.
- Più tardi ti va di venire con me a controllare la barriera? -