Quella notte avevo dovuto dormire in casa di Lucius.
Si era diretto all'abitazione del sindaco per avvertirlo della sconveniente situazione che si era venuta a creare nel bosco, invaso da visitatori indesiderati e maleducati. Solo che quando aveva avvertito un cambiamento nell'energia dell'aria, un brillamento lontano che parlava di magia protettiva, non aveva fatto in tempo a correre verso la propria casa e ripararsi all'ombra degli alberi. Aveva, perciò, dovuto accettare le insistenti richieste di Lucius di restare e, alla fine, aveva passato la notte in guardia contro qualsiasi attacco da parte dell'uomo.
Appena sorta l'alba si era alzato più stanco di quando si era coricato (Lucius, per dispetto, aveva dormito sul pavimento accanto a lui, quando il suo rifiuto per condividere il letto si era fatto stentoreo), con le ossa indolenzite - il legno trattato degli umani sembrava aver perso tutta la morbidezza e la flessibilità che aveva in natura -, ed era uscito di casa prima che fosse troppo tardi e l'umano si svegliasse. Certo, aveva volutamente ignorato il saluto assonnato rivoltogli da Lucius, prima di chiudersi la porta alle spalle.
Aveva vagabondato per la cittadina addormentata, sentendosi totalmente fuori posto tra gli edifici in mattoni e legno morto, fino a quando non era arrivato ai limiti del bosco. La barriera che separava il mondo umano dal bosco era di ottima fattura magica, doveva ammettere, ma era indubbiamente opera della magia di un umano.
Alla fine, quando aveva percepito un nuovo cambiamento nell'aria, aveva seguito la scia e si era trovato a pochi passi dal mago. Avvicinatoglisi, gli batté un dito sulla spalla, indossando la sua miglior espressione contrita per essere stato allontanato dal proprio reame.
Ho voglia di presentarlo come Legolas .____________.
Uhm, Theo non porta il mantello, indossa abiti verdi e pietruzze colorate tra i capelli (se volessi descriverlo), alcuni dei quali sono intrecciati. Ovviamente ha le orecchie a puuuuuunta in bella vista XD.