Scoppiò a ridere, battendosi una mano sul petto.
« Grazie per esserti preoccupato, è veramente carino da parte tua, » esclamò, tra le risate. « Ma tranquillo, so difendermi da solo e ti assicuro che non sono affatto fragile! »
Si avvicinò alla creatura, che si era distaccata di qualche passo, e gli passò una mano tra i capelli, scostandoli dalle orecchie. In effetti, ora che guardava meglio, erano completamente diverse dalle sue.
« Sei una specie di spirito malvagio? Uno di quelli che indossa i panni di un bellissimo giovane per sedurre chi si perde nel bosco e poi divorarlo? Ci sono delle nonnine, in paese, che raccontano queste storie assurde, » esclamò, riprendendo a sghignazzare.
I capelli del giovane, tra le sue dita, erano estremamente lisci e morbidi e per un attimo si dimenticò di ritrarre la mano. Quando lo fece, fu per tenderla verso la creatura, in un chiaro invito a stringerla.
« Mi chiamo Mathias, » si presentò, con un sorriso enorme sulle labbra.