Un nuovo nemico (o affascinante amico), [Conclusa] Side story (Lucius e Theoderich, primo incontro)

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Masuko
view post Posted on 3/4/2012, 11:05




:theoderich:
Si mosse furtivo tra i tronchi degli alberi suoi amici, nascondendosi nell'ombra creata dalla notte. Stupidi erano stati, quegli umani, a inoltrarsi nella sua dimora in quell'ora tarda. Erano convinti che il fuoco delle loro fiaccole li avrebbe protetti, ma nulla avrebbero potuto le fiamme contro la terra umida e le radici nodose degli alberi, una volta invocati per soffocarle.
Theoderich avanzò velocemente, individuando il leader della retata. Era il primo, conduceva gli altri con sicurezza e scacciava dai loro cuori tutto il timore che il bosco incuteva. Era lui che Theoderich aveva il compito di fermare: senza di lui gli altri umani si sarebbero sentiti persi e sarebbero tornati indietro.
L'elfo si arrampicò velocemente su un albero, dopo averlo ringraziato con un tocco, e si mosse tra i rami, sospeso sopra le teste degli stolti umani. Una volta trovato il punto perfetto, incoccò una freccia e la scagliò verso il gruppo, mirando al terreno vicino ai loro piedi. E dopo quella un'altra e un'altra ancora. La confusione s'impadronì di loro e il bosco lo aiutò, riempiendosi di tenebrosi scricchiolii e ululati lontani.
Quando l'ordine fu completamente assente e la voce dell'uomo-capo non fu più udita, Theoderich atterrò sul terreno accanto al suo nemico, lo colpì forte alla testa, se lo caricò in spalla e sparì tra le ombre.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 5/4/2012, 20:30




:lucius:
La situazione in paese si era fatta insostenibile, le accuse di stregoneria si erano moltiplicate quindi non restava altro che compiere un'azione definitiva che eliminasse il problema alla radice
Lucius si era sempre considerato un trascinatore e, considerando che aveva deciso che in futuro avrebbe guidato la comunità sul giusto cammino, si era impegnato con tutto sè stesso per convincere la folla a seguirlo nel bosco con l'intento di stanare le creature malvagie.
Si erano addentrati già di parecchio tra le fronde e la luce delle fiaccole illuminava solo un breve tratto d'erba attorno a loro, ma il giovane era più che convinto nel guidare il gruppo sempre più avanti. Non si sarebbe fatto intimorire da quattro scricchiolii e qualche fruscio, non potevano esserci altro che animali notturni nelle vicinanze, nulla che potesse fermarli. Fu proprio per questa convinzione che la freccia che piombò all'improvviso in mezzo a loro, lo stupì tanto. Stupì ma non spaventò, infatti mentre tra i compagni si seminava il panico, Lucius tentò invano di placare gli animi.
- State calmi! Non spaventatevi inutilmente. Non possono farci nulla, noi siamo più numerosi, siamo più forti. Gli faremo vedere chi... -
Improvvisamente la sua voce venne spezzata dal dolore di un forte colpo alla nuca e il buio piombò su di lui.
 
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Masuko
view post Posted on 8/4/2012, 19:53




:theoderich:
L'umano pesava, ma non più delle grosse carcasse di animali che aveva dovuto uccidere per preservare l'equilibrio interno del bosco. Rimase per qualche manciata di minuti a osservare il gruppo impazzito farsi tremante. Un nuovo umano tentò di prendere il sopravvento, incitandoli con parole che prima erano state dell'altro, ma mancava di carisma e presto il gruppo si era smembrato. Alla fine erano tornati tutti alle loro case, lontani dalle ombre del bosco che, una volta libero, tornò tranquillo, non più impazzito da rumori esagerati.
Allora Theoderich si era spostato verso nord, avanzando verso la parte del bosco in cui il terreno roccioso era bucherellato da fiumi sotterranei, che aprivano numerose grotte nascoste. Una volta arrivato lì, con le parole del padre che gli ronzavano nelle orecchie, depositò a terra il corpo.
Secondo ciò che aveva detto suo padre, re degli elfi, per essere un buon sovrano bisognava eliminare qualsiasi pericolo minacciasse il proprio popolo. E quella era la missione di Theoderich, una missione che doveva assolvere a tutti i costi, se voleva diventare re.
Però l'elfo non credeva che quella fosse la soluzione giusta. Si poteva uccidere un problema, ma sicuramente si sarebbe ripresentato, perché ormai la folla era stata attizzata, aveva solo bisogno di nuova legna da ardere. Se però l'umano si fosse alleato a lui...
Theoderich si sedette su una roccia, osservando attentamente la sua preda. Di lì a poco si sarebbe svegliato e l'elfo avrebbe deciso la sua condotta. Altrimenti... ucciderlo non sarebbe stato difficile.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 13/4/2012, 12:40




:lucius:
Riprese i sensi lentamente, con la fastidiosa sensazione delle tempie che pulsavano e un fastidioso mal di testa che si faceva sempre più strada.
La prima impressione che ebbe fu quella di essere sdraiato su qualcosa di particolarmente scomodo e duro. Sembrava roccia, con un sasso o qualcosa del genere che gli si era incuneato in un fianco. Che immenso fastidio.
Come c'era finito lì? Ovunque fosse il lì.
Aprì gli occhi, convinto di doverseli schermare per la luce, ma si stupì di trovarsi in un luogo in penombra. Una figura controluce era seduta accanto a lui ma, proprio per la sua posizione, non riusciva a distinguerne i lineamenti. Quello che vedeva era solo una sorta di aureola dorata attorno alla sua testa.
Faticosamente, si alzò a sedere, strofinandosi gli occhi.
I suoi ricordi erano piuttosto confusi, era entrato nel bosco alla guida dei paesani a caccia di creature magiche, c'era stato una sorta di attacco e poi... Buio.
- Dove siamo? - chiese, stranito, alla figura accanto a sè. - Cos'è successo? -
 
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Masuko
view post Posted on 14/4/2012, 20:12




:theoderich:
Sfoderò lentamente la spada curva dal fodero e la posò sulla gola dell'umano, premendo leggermente per avvertirlo che se avesse fatto qualche movimento falso, sarebbe stato punito.
« Nel bosco, » rispose, laconico. « Sei mio prigioniero. »
Era pronto a qualsiasi mossa da parte dell'uomo: sapeva che qualcuno, se messo alle strette, poteva reagire in maniera improvvisa e violenta, senza alcun senso logico nelle proprie azioni. Theoderich però era addestrato nell'arte della lotta, era considerato il più forte tra i suoi compagni elfi, e sarebbe riuscito a neutralizzare la controffensiva avversaria. Sperò comunque che l'umano non fosse troppo folle da lanciarsi in un'azione suicida che si sarebbe conclusa sulla punta della sua arma.
« Ho una proposta da farti, » aggiunse brevemente, per vedere se aveva possibilità di comunicare diplomaticamente con l'avversario.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 17/4/2012, 10:58




:lucius:
Il freddo della lama che premeva sulla sua gola lo fece irrigidire, mentre la mente tornava all'istante vigile e pronta: quel tipo, chiunque fosse, non scherzava affatto, ma non per questo Lucis era disposto a lasciarsi sopraffare come se niente fosse. Certo, non era armato, probabilmente aveva perso la sua arma durante la collutazione nel bosco, ma questo non significava che si sarebbe arreso senza combattere a...
Un attimo.
E se quella fosse stata una delle creature che era andato a combattere?
Prigioniero del nemico, che situazione interessante...
Mentre un sorrisetto apparentemente fuoriluogo si dipingeva sulle sue labbra, alzò le mani in gesto di resa ma anche un po' di scherno.
- Va bene, va bene. - annuì in tono leggero. - Niente mosse false, ho capito. Sentiamo questa proposta. -
Se poi si fosse spostato anche in modo che riuscisse a vederlo in faccia, sarebbe stato ancora meglio.
 
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Masuko
view post Posted on 18/4/2012, 15:05




:theoderich:
Percepì l'aria attorno all'umano farsi tesa e, come uno specchio che riflette le azioni degli altri, a sua volta si preparò allo scontro. Per questo il movimento che seguì lo sorprese. Non appena l'umano espresse il desiderio di ascoltarlo, sentì il sollievo invaderlo e abbassò l'arma. La tenne tuttavia stretta tra le dita, senza rinfoderarla immediatamente, in modo che l'umano capisse che era ancora pronto a combattere.
« Ti propongo una collaborazione che eviterà vittime inutili. »
Non si mise a spiegare quanto la sua posizione fosse precaria, né come il suo popolo avrebbe potuto spazzare via senza problemi quello degli uomini loro vicini. Non minacciò nemmeno l'umano, promettendogli dolore e morte se non avesse acconsentito. Era certo, in quel momento almeno, che la lotta fosse inutile, per quanto il suo cuore fosse stuzzicato dall'idea di combattere l'uomo che si trovava di fronte a lui. Doveva essere forte anche fisicamente e non solo a parole, se era riuscito a convincere così tanti a seguirlo.
« Ti propongo un'alleanza che eviterà al mio popolo l'invasione, al tuo la distruzione. La tua idea di bruciare il bosco non avrebbe conseguenze positive per nessuno, perché l'equilibrio della natura verrebbe turbato a tal punto da lasciare anche voi nudi e vulnerabili. Ciò che si nasconde nel bosco, deve restare nelle tenebre più fitte del bosco. »
Tacque, rintanandosi in un silenzio che conosceva meglio dei lunghi discorsi che invece avrebbe dovuto fare, in quanto futuro re. E attese, paziente come un animale a caccia, la mossa dell'avversario.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 20/4/2012, 17:48




:lucius:
Ascoltò in silenzio le parole dell'uomo (creatura?) davanti a lui e ci riflettè per un attimo. Sembrava conoscere le sue intenzioni riguardo gli abitanti del bosco ma quello che più lo lasciò perplesso fu la minaccia verso la popolazione del paese. Ormai si poteva dire che il numero degli abitanti fosse cresciuto a sufficienza da permettere al borgo di vivere in autonomia, quindi quelle parole gli apparivano paradossali.
- Distruzione? Perdonami, ma temo che ci sia qualche piccolo fraintendimento: non abbiamo la minima intenzione di lasciarci distruggere, men che meno da creature sulla chiara via dell'estinzione come saranno tutti gli spiriti maligni con l'avvento della cività umana. -
Mantenne una posa rilassata, ma dal tono era chiaro che non intendesse cedere facilmente a qualcosa che non portasse vantaggi reciproci.
- Potrei evitare di bruciare il bosco, certo, ma a parte la mancata distruzione, ipotesi comunque non contemplata, cosa ci guadagnerei? O meglio, cosa ci guadagnerebbe il villaggio? - continuò. - Intanto cosa ne pensi di farti vedere per bene? La mia vista non è più buona come gioventù e fatico a trattare con chi se ne sta rintanato nell'ombra. -
Forse un po' troppo ironico e pungente, eccessivamente provocatore vista la sua posizione, ma dove non c'era rischio non c'era guadagno.
 
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Masuko
view post Posted on 23/4/2012, 13:09




:theoderich:
Una vena di sconforto lo percorse, mentre stringeva le dita più forte sull'impugnatura della spada e pensava seriamente che mantenere in vita quest'umano sarebbe stato inutile. Suo padre aveva forse ragione, allora? I mortali erano stupidi e non erano in grado di comprendere la loro maestosità, la bellezza del popolo immortale.
Sospirò lievemente.
« Tu hai programmato di bruciare gli spiriti maligni che abitano il bosco e non hai la minima idea di chi siano e quanti siano, vero? »
Si alzò in piedi e scosse la testa, alzando gli occhi al cielo. Era inutile, decise, parlare con qualcuno che si gettava in un'azione insensata senza prima pensare ai pro e i contro. Studiare una strategia di convivenza pacifica con un tipo simile sarebbe stato solo tempo perso.
« Lasciamo perdere, me ne vado. Buona fortuna nell'uscire da questo spopolato bosco, » disse, con un filo d'ironia, voltandogli le spalle.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 27/4/2012, 00:47




:lucius:
La reazione del suo "carceriere" lo stupì non poco: possibile che lo stesse lasciando andare in quel modo? Ma così non c'era gusto!
Non più sotto minaccia della spada, balzò in piedi e lo raggiunse appena in tempo all'ingresso della grotta, afferrandolo per un braccio.
- Ehi, aspetta! - esclamò prima di bloccarsi di fronte alla vista della creatura, finalmente raggiunta dalla luce del sole.
Oh, beh... wow. Insomma... Wow!
Adesso iniziava a capire cosa significasse che gli spiriti del bosco incantavano le persone. Del resto chi sarebe stato in grado di resistere ad una bellezza così, quasi ultraterrena?
- Non puoi propormi un'alleanza e poi andartene in questo modo, è scorretto. - protestò tornando al punto del problema. - Insomma, è ovvio che non uscirò di qui da solo. O è questo che vuoi, lasciarmi smarrire nel bosco e morire di fame? Non è granchè come potenzialità per un alleato. -
Inoltre, adesso che aveva scoperto che tra gli spiriti esistevano creature così affascinanti, la sua idea stava cambiando radicalmente.
 
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Masuko
view post Posted on 27/4/2012, 20:12




:theoderich:
« Esatto, » esclamò con tono asciutto.
Quell'invasione del suo spazio personale lo mise talmente a disagio che si ritrovò a puntare la punta della spada contro il ventre dell'umano prima di rendersene veramente conto. Sentendosi vagamente in colpa - era cosciente che alcuni esseri umani non conoscessero il concetto di spazio personale e, di certo, non lo rispettassero in maniera assoluta come il suo popolo - ritrasse la spada, ma liberò con un movimento deciso il braccio. Se fosse stato cosciente di come si faceva, inoltre, avrebbe sorriso dello sguardo dilatato e sorpreso rivoltogli, come se l'umano avesse appena avvistato qualcosa che gl'interessava.
« Non perdo tempo con qualcuno che non ha intenzione di ascoltare. O che si è fatto fermare da un solo individuo dopo essere entrato appena nel primo cerchio del bosco. Non avreste comunque speranza di vincere, cosa che mio padre sembra pregustare... Vedervi tutti annientati, come voi vorreste annientare noi e le creature abitanti il bosco. La pensavo diversamente e volevo provare ad aiutarvi. Mi sbagliavo. »
Fissò con decisione lo sguardo dell'umano, comunicandogli che non aveva assolutamente paura di lui e della sua specie.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 2/5/2012, 22:15




:lucius:
L'arma improvvisamente puntata contro di lui gli fece fare un salto indietro strappandogli un'esclamazione sorpresa molto simile ad un: - Uooohh! -
prima che le parole della creatura attirassero di nuovo la sua attenzione.
- Mamma mia, come sei rigido! - commentò quindi. - Hai ingoiato un manico di scopa? Senti, ho la vaga idea che siamo partiti con il piede sbagliato, parlando di distruzioni e tutte queste simpatiche attività. Interessanti, eh, non dico di no, ma lasciano il tempo che torvano, alla fine, non sei d'accordo? -
Tornò a sedersi a gambe incrociate, ostentando un sorrisetto divertito.
- Innanzi tutto presentiamoci, non è buona norma discutere di alleanze con uno sconosciuto: io sono Lucius e molto presto sarò sindaco del paese. Anche tu sei un pezzo grosso, se non sbaglio. Come ti chiami? E se volevi parlare di accordi, beh, finchè non mi minacci, ti ascolto. -
Forse aveva chiacchierato un po' troppo, ma in fondo che male c'era. Quello era il sistema migliore per raccogliere informazioni sul suo potenziale avversario.
 
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Masuko
view post Posted on 5/5/2012, 16:47




:theoderich:
Assottigliò gli occhi e rinfoderò la spada con un gesto deciso e stizzito.
« Sei stato tu il primo ad attaccare, se non sbaglio, » puntualizzò, incrociando le braccia al petto e irrigidendosi tanto che sì, sembrava essere diventato proprio un manico di scopa. « Tu avevi intenzione di bruciare tutto il bosco in cui abitiamo. Come ti comporteresti se noi avessimo fatto lo stesso? Se noi avessimo deciso, all'improvviso, che i vostri schiamazzi erano talmente fastidiosi e privi di senso da aver ragione di eliminarvi? »
Si zittì, riflettendo se gli conveniva effettivamente fare quanto appena proposto, cioè riversare tutta la furia del bosco sul villaggio degli uomini e spazzarlo via. Il problema era che una simile azione avrebbe attirato troppa attenzione sul suo popolo, richiamando altri umani più armati e pronti ad affrontarli. L'idea dell'alleanza tornò a ripresentarsi nella sua mente, fresca e interessante.
« Theoderich, primo del mio nome. Figlio del Re degli Elfi ed erede del suo trono, » si presentò con un grugnito.
Sospirando, rilassò le braccia e fece un cenno del capo all'umano, per invitarlo a seguirlo.
« Usciamo dove c'è più luce. Se sei disposto ad ascoltarmi, potrò guardarti meglio negli occhi e sapere se menti. »
Guidò l'umano fuori dalla grotta in cui si era rintanato e su, verso la cima delle rocce che li avevano nascosti. Una volta trovata la pietra che faceva a caso loro, più piatta e dolce rispetto le sorelle aguzze, si sedette e attese che anche l'umano, Lucius, lo raggiungesse. Intanto il suo sguardo si velò d'affetto, mentre si posava sul manto verde, marrone e bianco del bosco che era la sua casa. In lontananza si sentiva lo scorrere di un fiume argentino e il cinguettio degli uccelli rendeva quel luogo molto simile al paradiso che gli umani rincorrevano.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 12/5/2012, 10:47




:lucius:
In effetti doveva ammettere che, come primo approccio, quello di presentarsi come potenziale distruttore del bosco non era stato il massimo nei confronti di chi quel luogo lo abitava.
- Però noi non ce ne andiamo in giro a lanciare incantesimi e maledizioni e ad attentare all'integrità morale degli innocenti con malefici giochetti di seduzione. - obiettò. - Con quante giovani vergini hai banchettato grazie a quegli occhioni blu? -
Che poi iniziava a pensare che avrebbe fatto volentieri parte anche lui del gruppo se gli avesse permesso di svolgere alcuni giochetti secondo le sue personali regole.
No, Lucius, no. Questo genere di fantasie di fronte al nemico e in corso di trattative non vanno assolutamente bene, cerca di controllarti. Quello che hai di fronte è nientemeno che un principe degli Elfi. La sola idea era destabilizzante.
Seguì quindi la creatura alla luce del sole, arrampicandosi a sua volta sulle rocce e imponendosi di non pensare a quanto ipnotici fossero i riflessi sulla sua chioma dorata.
Senza cercare un posto particolarmenmte comodo, si sedette a terra a gambe incrociate, di fronte a Theoderich, in attesa di una proposta concreta, anche se l'altro sembrava perso nella contemplazione di chissà cosa.
- Quindi? - incalzò impaziente.
 
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Masuko
view post Posted on 14/5/2012, 22:04




:theoderich:
Fletté e richiuse le dita un paio di volte, l'espressione neutra, mentre cercava di scacciare il vago senso d'ira che l'aveva invaso. Quando finalmente ritrovò la sua imperturbabile - solitamente - calma, parlò, senza però staccare lo sguardo dall'ondulare delle foglie carezzate dal vento.
« Noi elfi non ci cibiamo di carne umana, » disse, con tono neutro. « Mangiamo e cacciamo i frutti della natura, chiedendo perdono per la vita che togliamo e facendo ammenda per i frutti che cogliamo. Un tempo anche voi umani lo facevate. Un tempo le nostre genti erano amiche; lo ricordo, sebbene fossi molto giovane. Allora condividevamo la nostra conoscenza. In questa foresta sopravvivono figli di elfi e uomini. »
Tacque, ripensando ad alcuni suoi conoscenti, che con le loro pelli incartapecorite e gli sguardi spenti, si rattristavano ogni volta che un umano faceva del male agli elfi che davano loro asilo. Mezzosangue, erano chiamati. E gli umani li avevano esiliati. Anche gli elfi, inizialmente, avevano deciso di non accettarli più tra loro, coi tempi che cambiavano tanto rapidamente e tanto cupamente, però legami di amicizia erano ormai stretti e gli elfi faticano a dimenticare, durante la loro lunga vita. Invece gli uomini, fragili e mortali, dimenticano immediatamente.
« Poi al potere del vostro popolo sono saliti uomini chiusi, che hanno preferito marchiare la magia come opera di demoni sconosciuti, e ora voi cercate di sterminarci come erbacce che soffocano il raccolto. Mi rendo conto di non poter aspirare a ritrovare l'amicizia di un tempo. Però vorrei evitare una guerra dannosa per entrambe le parti. »

Do per scontato che i mezzelfi (va bene se esistono?) abbiamo una vita abbastanza lunga, sebbene non "eterna" come quella degli elfi. Se ci sono incongruenze o punti su cui non sei d'accordo dimmelo. Sono andando un po' a spanne, seguendo le idee del momento^^'.
 
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26 replies since 3/4/2012, 11:05   144 views
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