Ancora ricerche. E i risultati?, Capitolo 7

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Masuko
view post Posted on 2/10/2012, 17:26




:alfred:

Alfred strinse le tazze di caffè e the in mano, espirando per la diciassettesima volta davanti la porta chiusa che portava alle prigioni. Riaggiustò il pacchetto di ciambelle che teneva fermo contro il corpo con un braccio e si morse le labbra.
Lui aveva voglia di vedere Arthur! Il problema era che non sapeva come dirgli che non avevano trovato nulla, che avrebbe dovuto passare almeno un'altra giornata dietro le sbarre.
Oh, Arthur sarebbe stato così deluso dalle sue capacità investigative! Alfred non aveva la forza di guardare quegli occhi verdi adombrarsi di amarezza e dolore. Alfred non voleva che Arthur pensasse anche solo minimamente che non ci fosse speranza per lui. Se solo Mathias non lo avesse visto mentre faceva una magia! Anche con un demone in città, Arthur sarebbe stato al sicuro. Dannazione, era appena tornato!
Sospirò per la diciottesima volta, aprendo finalmente la porta ed entrando. Raggiunse in fretta la cella del mago, facendo un segno all'agente di turno che poteva andare a riposare un po': in fondo il turno di notte non era ancora finito e mancava un'ora prima che arrivasse il cambio. Un'ora prima dell'arrivo di Mathias e del loro strano aiutante. Un'ora di tempo da passare con Arthur.
Alfred entrò nella cella e, sforzandosi di sorridere, tese la tazza di the ad Arthur.
« Temo di aver pessime notizie, » iniziò, sentendo il sorriso che si frantumava.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 4/10/2012, 13:59




:arthur:
Non era riuscito a chiudere occhio tutta la notte nonostante fosse esausto, e se anche ci fosse riuscito era certo che il suo sonno sarebbe stato popolato di incubi. Del resto non poteva essere altrimenti vista l'accusa che pesava sulla sua testa e che avrebbe potuto trasformarsi in ogni momento in una condannna a morte.
Quando sentì aprirsi la porta, sollevò la testa che aveva inconsciamente appoggiato sulle gambe raccolte, sussultando lievemente: era ancora il secondo giorno, non aveva motivo di temere, ma ogni nuovo arrivo poteva significare qualcosa.
Un leggero sorriso si dipinse sul suo volto quando riconobbe Alfred avanzare verso di lui con due tazze e un sacchetto in mano, sorriso che si spense nell'istante stesso in cui gli sentì pronunciare quella frase.
- Grazie. - disse il mago, accettando la tazza che gli veniva porta e sfiorando quasi accidentalmente le dita dello sceriffo. - E' successo qualcosa? Ci sono state altre vittime? -
Non si stava augurando affatto che un episodio del genere avvenuto mentre lui era dietro le sbarre lo potesse scagionare, no, sarebbe stato davvero troppo meschino. Semplicemente si stava preoccupando che qualche altro innocente fosse stato coinvolto suo malgrado in quella vicenda.
 
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Masuko
view post Posted on 7/10/2012, 16:43




:alfred:
Andò a sedersi accanto ad Arthur, aprendo il contenitore con le ciambelle e portandone una ricoperta di glassa arancione alla bocca.
« Niente, » sospirò, dopo aver ingoiato il boccone. « Questa è la brutta notizia. Abbiamo perlustrato l'intera cittadina, ma non abbiamo trovato nulla di strano. Il sindaco ci ha pure fornito un alleato in grado di percepire la magia, mi pare di aver capito che sia l'elfo per cui Mathias ha una cotta... ma, appunto, niente. Oggi ritenteremo, magari inoltrandoci un po' nel bosco, però... » Sospirò di nuovo, sentendosi terribilmente inerte.
Avrebbe voluto far di più: sentiva nelle gambe una scossa elettrica che gli faceva venire voglia di saltare in piedi e mettersi a correre, a far domande a chiunque incontrasse, a perquisire ogni casa. Sarebbe però stato tutto inutile e Alfred sapeva che doveva analizzare la situazione con calma.
« Inoltre, » ed ecco che si presentava un altro dei problemi che lo avevano fatto dormire male. « Anche se troviamo il vero assassino, resta il fatto che sei stato accusato di stregoneria... Cosa... Cosa pensi di fare dopo? » Domandò, abbassando il tono di voce e tenendo gli occhi fissi sulla glassa colorata, mentre un nodo di ansia gli legava lo stomaco.

Do per scontato che Mathias non abbia ancora informato Al della novità, ok? Al massimo possiamo far arrivare la coppia tra un po', così facciamo un piccolo scambio a 4 prima di dividerci nuovamente?
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 8/10/2012, 23:20




:arthur:
Oh. Quindi non c'era nessun tipo di novità. Sotto sotto si sentì un po' deluso, anche se sapeva bene che quella era una reazione ingiusta nei confronti di Alfred che si stava impegnando tanto. Inoltre non doveva, non doveva assolutamente sperare che succedese qualcosa che potesse distogliere l'attenzione, sarebbe stato orribilmente crudele farlo.
Un attimo. Alfred aveva detto "elfo"? Se un elfo era nel gruppo significava come minimo che Sua Altezza Theoderich era a conoscenza di tutta la faccenda e questo spostava l'intera storia su un piano più compesso, che comprendeva gli equilibri tra umano e sovrannaturale. Ormai non poteva più considerarla una faccenda che riguardava solo lui.
- Se un elfo è con voi, sono certo che presto scoprirete qualcosa. -
I sensi affinati delle creature del bosco erano cosa nota.
La seconda domanda invece era di più difficile soluzione e gli provocò un nodo allo stomaco che gli impedì di treminare il sorso di thè che stava bevendo.
Lentamente, sollevò una mano e accarezzò la guancia di Alfred.
- Non lo so. Di certo non posso restare qui. Probabilmente... me ne andrò... - disse a voce bassa, anche se la sola idea gli faceva crescere un senso di nausea.

Certo! Va benissimo, così hanno del materiale fresco su cui indagare.
 
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Masuko
view post Posted on 11/10/2012, 17:01




:alfred:
Annuì, per poi chiudersi in un cupo silenzio mentre la nuova informazione metteva radici. Immaginava che Arthur avrebbe preso nuovamente la decisione di andarsene, dato che l'aveva già fatto una volta quando in realtà non c'era nessun pericolo. Ora, però, che i problemi gli gravavano sul collo con l'asprezza di una ghigliottina, la sua poteva risultare solo una soluzione saggia.
Non avrebbe permesso, però, che Arthur se ne andasse da lì da solo. Per prima cosa avrebbe risolto il problema che affliggeva la città, perché era pur sempre lo sceriffo e quello era il suo dovere. Poi avrebbe consegnato le dimissioni e avrebbe passato il resto della vita insieme al suo mago, anche se questo significava fuggire per sempre, anche se Arthur non l'avrebbe voluto con sé. Alfred l'avrebbe seguito ovunque, perché ora poteva.
« Fortuna che ho sempre amato l'avventura, allora! » Esclamò, allungando la scatola con le ciambelle e offrendone una ad Arthur.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 15/10/2012, 21:47




:arthur:
La risposta di Alfred lo lasciò piuttosto stupito, tanto che lasciò ricadere la mano con cui lo stava accarezzando. Doveva esserci qualcosa che gli sfuggiva, aveva detto che sarebbe stato lui ad andarsene, non aveva minimamente considerato che l'amico potesse decidere di seguirlo. No, di certo aveva capito male, Alfred lì aveva la sua vita, il suo lavoro, i suoi amici, non avrebbe di certo potuto abbandonare tutto per... per cosa? Per seguire lui, un mago costantemente a rischio accusa e quindi in perenne fuga?
Incerto, pescò una ciambella dalla scatola e, mantenendo lo sguardo sullo zucchero che gli ricadeva sui pantaloni, mormorò: - Al, tu... non puoi... -
Certo, lui avrebbe adorato averlo al suo fianco, ma era consapevole che una cosa del genere non fosse assolutamente possibile. La stretta allo stomaco si riflesse nell'espressione addolorata del viso quando ricordò i baci e gli abbracci di quello che sembrava un secolo prima, anche se era stata solo la giornata precedente: avrebbe dovuto imparare a rinunciarvi. Se, e solo se, ovviamente, quella faccenda si fosse risolta.
 
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Masuko
view post Posted on 19/10/2012, 19:25




:alfred:
« Certo che posso! » Ribatté, balzando in piedi e ignorando la tazza di caffè che cadde a terra. Fortunatamente era solo di cartone, quindi niente pezzi che avrebbero potuto far male, solo la bevanda sparsa ovunque. Poi avrebbe fatto cambiare Arthur di cella e avrebbe fatto pulire. Poi... perché prima doveva risolvere quella faccenda.
« Posso e lo farò! Non ho intenzione di rimanere indietro un'altra volta, da solo, a chiedermi per anni e anni come stai, se sei vivo, se ti stanno facendo del male, perché mi hai abbandonato, perché non ero abbastanza per te da tenerti qui. Ora so che non puoi restare e di certo non ti chiederò di farlo, perché la tua vita è importante per me. Non ti lascerò andare da solo, però. Ti seguirò e ti proteggerò, saprò sempre dove sei e ucciderò chiunque provi a farti del male! » Esclamò, sentendo la rabbia montargli dentro per nessuna ragione particolare. Solo l'idea che qualcuno potesse sfiorare Arthur lo faceva infuriare e per una volta sarebbe stato egoista e avrebbe fatto ciò che piaceva a lui. Se ne sarebbe pentito? Pazienza, la vicinanza di Arthur avrebbe ripagato tutto.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 21/10/2012, 23:48




:arthur:
L'improvvisa esclamazione e il gesto brusco che ne seguì fecero scattare istintivamente Arthur all'indietro, molto più del caffè rovesciato che aveva rischiato di sporcarlo. Non era stata sua intenzione far innervosire Alfred e quell'improvviso fiume di parole che lo investì lo lasciò dapprima spiazzato e poi via via più commosso. Era consapevole di aver ferito l'amico quando lo aveva abbandonato anni prima, ma questa volta non aveva voluto pensare solo a sè stesso. Nella sua volontà di andarsene c'era anche tutto il desiderio di proteggere Alfred da una vita che non gli avrebbe dato nessuna certezza...
Oh, ma a chi voleva darla a bere? Se fosse stato davvero così non avrebbe sentito salire il magone, un innegabile senso di sollievo farsi largo dentro di lui e una gran voglia di abbracciare Alfred premere per manifestarsi.
Si alzò a sua volta, tenendo tuttavia gli occhi bassi per celare le ciglia umide, e allungò una mano a sfiorare quella chiusa a pugno dello sceriffo.
- Scusami. - mormorò. - E grazie. -
Se non si fosse fatto avanti Alfred, avrebbe finito per essere lui a gettargli le braccia al collo e stringerlo a sè in un abbraccio rassicurante. Anzi, si chiedeva perchè non l'avesse ancora fatto.
 
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Masuko
view post Posted on 29/10/2012, 18:32




:alfred:
« Non dirmi più cosa posso e cosa no... perché lo so. Lo so. »
Era al corrente di tutti i problemi che avrebbe creato una sua fuga, così come conosceva il dolore che ne sarebbe seguito e il senso di colpa per aver abbandonato i suoi genitori. Ma il solo ricordo di quanto impotente si era sentito da bambino, quanto aveva desiderato poter cambiare il corso del tempo... quel ricordo era così forte da farlo tremare. Mai più! Se l'era ripromesso. Quando era diventato sceriffo, aveva creduto di poter risolvere tutta la catena di problemi che si era creata nella sua testa, ma se non bastava, avrebbe compiuto un'azione avventata di cui avrebbe potuto pentirsi, ma che comunque sperava gli avrebbe donato la felicità.
Ritrovare Arthur dopo tutto questo tempo, scoprire che sotto la rabbia, la paura, la colpevolezza, c'era ancora un legame forte che era resistito alla separazione gli faceva capire quanto importante fosse avere Arthur al suo fianco, presente nella sua vita. Alfred non aveva avuto problemi a cancellare i sentimenti negativi con un veloce colpo di spugna davanti al calore del corpo di Arthur vicino al suo.
Sospirò e racchiuse nella propria mano quella del mago.
« D'ora in avanti affronteremo insieme tutto, d'accordo? » Chiese, speranzoso.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 30/10/2012, 20:53




:arthur:
Era stato uno sciocco a pensare che Alfred non si rendesse conto della situazione. Non era più un bambino e di certo capiva quanto lui a quali problemi sarebbe andato incontro in seguito a una fuga.
In fondo al cuore, Arthur stesso non aveva mai desiderato altro che non essere più solo a portare un peso tanto grande come quello della sua natura. Poter dividere con qualcuno che sarebbe stato al suo fianco un segreto come il suo significava affidargli la propria vita e per molto tempo non si era sentito in grado di farlo. Ora però quel muro era crollato, la sua intera esistenza era nelle mani del vecchio amico che aveva abbandonato anni prima. Aveva scoperto di fidarsi ciecamente di lui e non si sarebbe più tirato indietro.
Ricambiò la stretta della mano appoggiandosi a lui e circondandogli la vita con il braccio libero.
- Sì, non cercherò più si scappare da solo. -
 
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Masuko
view post Posted on 5/11/2012, 17:51




:alfred:
Posò il naso tra i capelli di Arthur, ridendo contento che anche quel punto fosse stato chiarito.
« Spero comunque non ci sia bisogno di scappare nella notte... prima vorrei risolvere questo caso, poi in caso ne riparleremo, d'accordo? » Una volta decretato che Arthur era innocente della stregoneria che aveva colpito la città, avrebbero considerato il da farsi e, soprattutto, dove andare. Intanto, però, il tempo a loro disposizione per risolvere il caso scorreva fin troppo velocemente e coi progressi fatti fino al allora...
Come a rispondere ai suoi dubbi, sentì qualcuno bussare contro le sbarre e, voltandosi, vide Mathias che lo salutava, l'elfo alle sue spalle silenzioso come un'ombra.
« Abbiamo novità! » Esclamò con un sorriso fin troppo brillante per la situazione in cui si trovavano. « Possiamo entrare nella vostra cella d'amore? »

Non è un problema se ho fatto arrivare sia Mathias che Lukas, giusto? In caso, come sempre, modifico.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 7/11/2012, 23:57




:arthur:
- Sì, ci sono ancora due interi giorni di tempo prima di prendere in considerazione quest'ipotesi. - mormorò senza nessuna voglia di staccarsi dall'abbraccio a cui si era abbandonato.
E vi sarebbe rimasto ancora per un po' se a farlo sussultare e allontanare di scatto in preda ad un improvviso imbarazzo non fosse giunta la voce squillante del sottoposto di Alfred, che faceva allegramente irruzione nella loro intimità senza la minima traccia di senso di colpa.
- Cella d'amore??! Ma che...? Non è assolutamente...! - inziò, per poi interrompersi mentre posava lo sguardo sulla persona al seguito di Mathias.
A giudicare dall'aspetto doveva essere l'elfo di cui gli aveva parlato lo sceriffo, non aveva mai avuto occasione d'incontrarlo ma sembrava un tipo serio e affidabile (anche se in effetti tra gli elfi non esistevano tipi poco seri). Per questo motivo accennò un lieve inchino col capo nella sua direzione.
- Grazie per l'aiuto che mi stai dando. - disse con un lieve sorriso.

:lukas:
Se fosse dipeso da lui si sarebbe ben guardato dal seguire Mathias in quel luogo angusto e scuro, ma sembrava essere indispensabile recuperare lo sceriffo se volevano dare inizio alle indagini di quel giorno. Inoltre dovevano comunicare al più presto la loro scoperta, anche se non sapeva quanto fosse saggio farlo davanti ad un mago umano.
E così quello era appunto il mago che aveva gettato scompiglio in paese e che tutti stavano cercando di discolpare. A conti fatti non gli appariva nulla di spaciale, anche se l'aura magica intorno a lui era evidente e lo faceva spiccare sugli altri due. In ogni caso dubitava davvero che quel tipo fosse in grado di evocare un demone, non perchè non ne avesse la forza, semplicemente perchè non era nella sua indole.
Sospirò e si limitò dunque a ricambiare il cenno del capo, in attesa che Mathias spiegasse il motivo della loro presenza chiaramente inopportuna.
 
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Masuko
view post Posted on 15/11/2012, 19:41




:mathias:
Ignorò bellamente il commento imbarazzato del mago ed entrò nella cella, sperando che Lukas lo seguisse, nonostante avesse fatto una faccia più disgustata del solito quando gli aveva detto che dovevano entrare nelle prigioni.
« Come dicevo, abbiamo novità. Ieri sera, finita la perlustrazione, stavo riaccompagnando Lukas verso il bosco quando ha sentito qualcuno che stava usando la magia. Quando ci siamo avvicinati, quel qualcuno è scappato, ma almeno abbiamo la certezza che il mago qui presente non sia colpevole delle uccisioni, » disse, indicando con un cenno del capo il fidanzato dello sceriffo. « Non so, pensate che possiamo fare qualcosa di questa informazione? O magari voi due, » continuò, riferendosi a Lukas e al mago, « potreste fare qualche, non so, magia? E aiutarci a scovare quel farabutto? » Ne erano capaci, no? O magari stava ingigantendo tutta la questione della magia?

:alfred:
In realtà la notizia che Mathias e il suo elfo portavano aveva dei lati positivi, ma anche negativi. Non li avvicinava di molto alla risoluzione del problema, purtroppo, dato che non avevano preso nessuno e, se aveva capito bene, non avevano una reale traccia da seguire... ma almeno c'erano dei testimoni che avevano visto come Arthur non potesse essere il colpevole di quel crimine.
Chissà, però, se avrebbero ascoltato un elfo.
« Potete farlo? » Domandò, quando Mathias finì di esporre la sua proposta. Sarebbe stato un aiuto enorme, se avessero potuto seguire una pista. « Potete creare una specie di filo che ci faccia raggiungere l'altro mago? »
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 20/11/2012, 00:03




:arthur:
Parlare di magia , il suo campo naturale, lo metteva decisamente più a proprio agio che non sentire degli estranei accennare impunemente a "celle d'amore". L'idea che Mathias stava formulando non era del tutto assurda, anzi aveva i suoi lati plausibili, solo che presentava dei limiti probabilmente noti solo a chi praticava la magia.
- Credo che sia possibile, sì. - accennò in risposta alla domanda di Alfred. - Però, per il tipo di magia che pratico io, mi sarebbe necessario un collegamento fisico, qualcosa che sia appartenuto a quella persona e che mi permetta di stabilire un nesso. -
Era complicato da spiegare e non era certo di riuscire a farlo nei confronti di qualcuno che era totalmente digiuno di quei concetti.
- Non saprei dire per gli elfi, ma personalmente non sono in grado di stabilire una connessione tra aure, tralasciando il fatto che quella in questione non la conosco. -
Si voltò verso Lukas nella speranza che alemeno gli venisse in aiuto.

:lukas:
La magia degli umani era così rozza. Era chiaro che lui sapesse stabilire un contatto tra aure, l'unico inconveniente era che, così come lui avrebbe sentito "sentito" il mago sconosciuto, allo stesso modo quello avrebbe percepito lui. Poteva essere scomodo se intendevano tentare un attacco a sorpresa.
- Lo posso fare. - si limitò a rispondere. - Con il tuo supporto. -
In questo modo due tipi di magia sarebbero stato mescolati in quel legame e forse sarebbe apparso abbastanza strano da confondere la loro preda.
- Sarà complicato. Lo dobbiamo fare? - chiese infine rivolto allo sceriffo.
La magia avrebbe richiesto un non indifferente dispendio di energie e preferiva metterla in pratica solo se fosse stato indispensabile.
 
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Masuko
view post Posted on 28/11/2012, 15:55




:alfred:

Sì! Assolutamente! Il prima possibile! Così Arthur uscirà da questa cella buia e umida e inconsistente, dove nessuno può apprezzare veramente la brillantezza dei suoi occhi, la spigolosità dei suoi modi e il suo buon cuore sepolto sotto un mare di tea.
« No... » si costrinse però a dire, cercando di non mostrare un sorriso spezzato e triste. « Propongo di continuare con le ricerche anche per oggi senza rischiare di sfinirvi troppo. Se non troviamo ancora nulla, allora procederemo. Chiamiamolo piano d'emergenza, d'accordo? »
Guardò con una faccia poco convinta Arthur, avvicinandoglisi di un passo e posando un braccio contro il suo. La sua sola presenza, il suo solo tocco lì, vivo e reale, bastò per far calmare Alfred almeno un poco, anche se l'idea di lasciare il suo mago da solo in quella cella gli faceva rivoltare l'intestino.

:mathias:

Lukas era incredibile! Soprendente! Altro che il maghetto dello sceriffo, che aveva un accesso limitato al potere magico o a quel che era. Lukas era un elfo meraviglioso! Ecco perché il vecchio re del suo popolo l'aveva giudicato il migliore per aiutarli. Chissà, poi, come si era convinto il vecchio... e chissà come aveva convinto Lukas. L'avrebbe chiesto all'elfo non appena fossero usciti dalle prigioni.
« D'accordo, ma cosa cerchiamo? Possiamo tornare nel luogo dove ieri sera abbiamo visto l'apparizione e vedere se, con la luce del giorno, ci sono più tracce? Ma se non troviamo nulla? Continuiamo a vagare a caso? »
Non che gli dispiacesse l'idea di passare del tempo in compagnia di Lukas, ma sapeva per esperienza che quando Alfred non riceveva ciò che voleva, aveva la tendenza a diventare esasperante e insopportabile.
 
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19 replies since 2/10/2012, 17:26   110 views
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