Sì! Assolutamente! Il prima possibile! Così Arthur uscirà da questa cella buia e umida e inconsistente, dove nessuno può apprezzare veramente la brillantezza dei suoi occhi, la spigolosità dei suoi modi e il suo buon cuore sepolto sotto un mare di tea.
« No... » si costrinse però a dire, cercando di non mostrare un sorriso spezzato e triste. « Propongo di continuare con le ricerche anche per oggi senza rischiare di sfinirvi troppo. Se non troviamo ancora nulla, allora procederemo. Chiamiamolo piano d'emergenza, d'accordo? »
Guardò con una faccia poco convinta Arthur, avvicinandoglisi di un passo e posando un braccio contro il suo. La sua sola presenza, il suo solo tocco lì, vivo e reale, bastò per far calmare Alfred almeno un poco, anche se l'idea di lasciare il suo mago da solo in quella cella gli faceva rivoltare l'intestino.
Lukas era incredibile! Soprendente! Altro che il maghetto dello sceriffo, che aveva un accesso limitato al potere magico o a quel che era. Lukas era un elfo meraviglioso! Ecco perché il vecchio re del suo popolo l'aveva giudicato il migliore per aiutarli. Chissà, poi, come si era convinto il vecchio... e chissà come aveva convinto Lukas. L'avrebbe chiesto all'elfo non appena fossero usciti dalle prigioni.
« D'accordo, ma cosa cerchiamo? Possiamo tornare nel luogo dove ieri sera abbiamo visto l'apparizione e vedere se, con la luce del giorno, ci sono più tracce? Ma se non troviamo nulla? Continuiamo a vagare a caso? »
Non che gli dispiacesse l'idea di passare del tempo in compagnia di Lukas, ma sapeva per esperienza che quando Alfred non riceveva ciò che voleva, aveva la tendenza a diventare esasperante e insopportabile.