Mentre le cameriere servivano la cena, iniziando come di consueto dal piatto del capofamiglia, lasciò vagare lo sguardo oltre di lui, prima sul cugino e poi sulla ragazza che le sedeva al fianco: niente da dire, quei due avrebbero formato una coppia perfetta, si capiva al primo sguardo che sarebbero stati benissimo insieme.
Mentre lo zio si dilungava ora in un discorso amministrativo con Antonio, che sembrava tutt'altro che interessato ma fingeva di seguire per puro quieto vivere, Isabella continuò a fissare Lavinia. Ora sembrava a disagio, di certo le parole dell'uomo le avevano messo in testa brutti pensieri che avevano portato a considerazioni scomode. Oltre al fatto che il suo sguardo imbambolato, fisso su Antonio, era di assai facile interpretazione.
Isabella sorrise.
-
Palomita, credo che la cena sia più nutriente di Antonio, se cerchi qualcosa da mangiare! - bisbigliò in modo che solo la ragazza potesse sentirla.
Le parole del padre gli giungevano come un brusio indistinto al quale badava solo con un orecchio, anzi mezzo. Aveva ben altro a cui pensare che il mancato rifornimento di biada nelle stalle, o di cavalli nei campi di biada, non aveva capito bene. Al suo fianco Lavinia gli aveva appena rifilato la peggiore delle occhiate, ennesima dimostrazione che non aveva a che fare con la solita principessina slavata. Antonio era al settimo cielo. In quello stato persino i rimbrotti di suo padre verso Isabella, che di soltito tendeva a contestare, passavano in secondo piano. Tutto questo almeno finchè non colse alcune parole della frase sussurrata dalla cugina, che lo fece suo malgrado arrossire. Ebbene sì, anche Antonio Carriedo poteva sentirsi in imbarazzo, che fantastica scoperta!
Però significava che Lavinia lo stava guardando!
- Quindi domani te ne occuperai tu. - concluse il padre.
- Va bene, come vuoi. - rispose Antonio in automatico, prima di cadere dalle nuvole. - Eh? Di cosa? -
- Di andare a reclamare con chi doveva occuparsi di rifornire le stalle, ne sto parlando da dieci minuti buoni! Dove hai la testa?! -
- Ah, sapessi... - si ritrovò a pensare con un piccolo sbuffo.
Un reclamo, che bella patata bollente gli era stata mollata!