Hogwarts, Hogwarts, teach us something please, Alfred/Arthur

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Masuko
view post Posted on 24/2/2013, 23:04




CITAZIONE
Hogwarts, Hogwarts, Hoggy Warty Hogwarts,
Teach us something please,
Whether we be old and bald,
Or young with scabby knees,
Our heads could do with filling,
With some interesting stuff,
For now they're bare and full of air,
Dead flies and bits of fluff,
So teach us things worth knowing,
Bring back what we've forgot,
Just do your best, we'll do the rest,
And learn until our brains all rot.

:arthur:

Avevano perso.
Serpeverde aveva perso il campionato scolastico di Quidditch.
Di nuovo.
Ad Arthur sembrava di camminare in un sogno - un incubo - lungo sette anni.
I Kirkland erano una famiglia di purosangue con discendenze che vantavano antenati illustri vissuti secoli prima e alcuni di loro erano stati straordinari giocatori di Quidditch! Il padre di Arthur aveva conosciuto sua moglie a una coppa del mondo di Quidditch! Arthur e i suoi fratelli erano stati cresciuti con ferrea disciplina e avevano imparato fin da piccoli le regole, le gioie e i dolori dello sport.
Arthur aveva capito che la sua vita non sarebbe ruotata attorno allo sport molto presto, quando suo fratello maggiore gli aveva lanciato addosso, "per scherzo", un bolide. Questo non significava che non progettasse strategie vincenti, facendo scontrare la sua squadra di Quidditch giocattolo contro le avversarie e vincendo ogni volta.
Guardò la sciarpa verde-argento che stringeva tra le dita, chiedendosi se sfogare su di essa la sua frustrazione sarebbe servito a qualcosa. O magari poteva usarla per strangolare qualcuno, tipo gli arroganti Grifoni che stavano urlando a squarciagola, dichiarando a tutto il mondo la loro imbarazzante vittoria. Imbarazzante perché la squadra dei Serpeverde aveva fatto seriamente pena! L'avrebbe fatta pagare cara a quei tre mascalzoni, che non prendevano sul serio la fede dello sport, che passavano le loro giornate a perdere tempo e a progettare scherzi odiosi nei suoi confronti. E pensare che divideva anche il dormitorio con loro! Li avrebbe strangolati nel sonno, quei tre del Bad Friends Trio!
Aaaah, se Serpeverde avesse avuto un giocatore come Alfred con loro... una simile sconfitta non li avrebbe diffamati! Alfred era la stella della squadra di Grifondoro e anche oggi aveva dimostrato la sua competenza di giocatore. Era stato straordinario e con mano ferma e cuore gonfio di grinta aveva portato la sua squadra a una vittoria sensazionale! Aveva giocato con forza, volando sulla sua scopa come un'aquila e... e ora Arthur sembrava una delle ragazzine urlanti del fan club di Jones, pronta a svenire per un solo sorriso del loro eroe. Arthur era decisamente diverso! Lui conosceva fin troppo bene Alfred e i suoi magnifici occhi azzurri che lo fissavano intentamente, la sua risata argentina e giovane, le sue braccia e il suo petto torniti dal rigoroso allenamento, i capelli lisci e tra cui avrebbe voluto passare le dita... No!
Arthur si ricompose e riprese a marciare furioso verso il castello, digrignando i denti e non ripercorrendo a memoria le mirabili gesta di Alfred nella testa. Avrebbe trovato i giocatori della squadra di Serpeverde e li avrebbe fatti riflettere su come avessero rovinato la loro ultima speranza! Dannazione, per metà del team era l'ultimo anno! Avevano sprecato la loro occasione!

Edited by Masuko - 27/2/2013, 15:24
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 25/2/2013, 22:51




:alfred:

Una vittoria schiacciante!
Grifondoro aveva stracciato per l'ennesima volta le odiate Serpi conquistando la coppa che era sua di diritto. Ormai non aveva più nemmeno senso disputarlo, quel campinato di Quidditch, tanto era scontato che i vincitori sarebbero stati loro.
Alfred era al settimo cielo. Come cercatore della squadra poteva tranquillamente considerarsi l'eroe del giorno, come non mancavano di ricordargli ogni secondo gli strilli di giubilo della sua intera Casa riunita sugli spalti. Ben presto qualcuno si precipitò anche in campo, trascinando i giocatori giù dalle loro scope per poterli portare in trionfo. Era decisamente piacevole che, dopo tanti allenamenti, tutti si rendessero conto del loro valore, anche se Alfred non aveva mai avuto dubbi in proposito. Giocava a Quidditch da quando era stato grande abbastanza da poter salire su una scopa, quindi il suo destino non poteva essere diverso ed era certo che in un prossimo futuro sarebbe diventato un professionista (sfatando il mito secondo il quale i mezzosangue non avevano la stoffa).
Quella sera sarebbe stata festa grande nella sala comune ed era certo che avrebbero fatto baldoria fino a notte inoltrata, infischiandosene allegramente delle regole della scuola, quindi ora, magari, per quanche breve momento, poteva anche distrarsi e ricercare con lo sguardo due occhi verdi che, ne era certo, lo avevano seguito assiduamente per tutta la durata della partita.
Arthur Kirkland, prefetto di Serpeverde nonchè "purissimosangue" di nascita, che non mancava mai di far perdere valanghe di punti alla sua Casa, era stato di certo sugli spalti. Ne aveva avvertito la presenza per tutto il tempo e questo gli aveva dato una spinta in più a dare il meglio. Non perchè volesse fare un dispetto al ragazzo, come la maggior parte delle persone poteva pensare, oh, no. Semplicemente se lui era presente, il grado di esaltazione di Alfred saliva alle stelle, il suo cuore batteva più in fretta e tutto gli riusciva molto meglio. Si era ripromesso che gliene avrebbe parlato, che se avesse vinto questa partita avrebbe preso il coraggio a due mani da bravo Grifone e gli avrebbe confessato quello che provava. Se solo... Se solo Arthur fosse stato lì. Dov'era finito?
Svicolò la folla festante che tentava di contenderselo e si rifugiò in una angolo appartato verso gli spogliatoi, doveva aveva visto tre giocatori di Serpeverde, nonchè i peggiori "elementi" della scuola in fatto di disciplina (infatti Alfred li trovava simpatici).
- Francis, Antonio, Gilbert! - li chiamò. - Bella partita, è stato un piacere giocare con voi! -
Anche se quei tre davvero non si erano impegnati più di tanto.
- Avete visto Arthur? Sono certo che fosse qui fino a poco fa. -

Mi sono inventata che Arthur è un prefetto e Alfred un mezzosangue, ma se non ti va cambio. ^^
 
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Masuko
view post Posted on 27/2/2013, 15:49




:arthur:

Solo che invece di rientrare nel castello si era trovato a vagare ai margini della Foresta Proibita, la sua sagoma che si rifletteva sullo specchio cristallino del lago. Era una giornata incantevole, una delle poche in Scozia, e Arthur - che fin troppo spesso veniva definito tetro come il clima londinese dalla Rana - decise di curare il proprio cuore ferito sotto il tiepido calore del sole. Lui amava le giornate calde! E il cielo così limpido gli faceva venire in mente gli occhi di Alfred, ovviamente, che in quel momento erano sicuramente sereni e felici come una giornata d'estate al mare, passata a scherzare con gli amici.
E magari era vero, Arthur amava un po' troppo visceralmente parlare del tempo, ma non per questo era noioso! Che ne sapevano, poi, i tre mascalzoni del Bad Trio di come era lui veramente? Bloody hell, non riuscivano nemmeno a schivare un bolide in bella vista o a recuperare la pluffa per segnare un misero goal!
Gli tremavano le mani per il nervosismo e, per sfogarlo, prese a calci un povero sasso che si trovava sul suo cammino. Quello finì in acqua con un plop, incrinando la placida superficie del lago. Un tentacolo si mosse mollemente, apparendo per un istante sopra il pelo dell'acqua per poi tornare a immergersi negli abissi.
- Anche tu non ne vuoi proprio sapere di Quidditch, eh? Perché potrei recitarti a memoria gli errori che ha compiuto dall'inizio dell'anno la squadra di Serpeverde. Non sarebbe per niente divertente. Fai bene ad andare a nasconderti, se fossi anch'io uno dei giocatori mi sentirei mortificato... ma no! Ovviamente a loro non importa niente! A loro basta essere circondati da fan e non rispettare le regole. Nemmeno le più semplici del Quidditch! -
Magnifico, ora era finito a parlare con la Piovra Gigante. O meglio, con il vuoto dove avrebbe potuto esserci il mollusco, se non fosse che anch'esso non sembrava affatto interessato alle sue lamentele.
Peccato, perché Arthur adorava lamentarsi!

Sono headcanon che ho pure io, quindi mi vanno benissimo ^^.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 27/2/2013, 23:17




:alfred:

Ovviamente i tre Bad Friends avevano una risposta pronta alle sua domanda e, senza che chiedesse ulteriormente, si offrirono di accompagnarlo nella direzione in cui avevano visto allontanarsi Arthur.
Per tutta la strada Gilbert non fece altro che pavoneggiarsi su quanto fosse stato magnifico nel suo ruolo di battitore: poco importava che il Boccino alla fine lo avesse preso Alfred, nessuno era in grado di assumere pose epiche come le sue quando respingeva i Bolidi! E poi c'era il suo degno compare Antonio che, beh, sì, ogni tanto combinava qualcosa di buono, ma la magnificenza era un'altra cosa! Compare che, al momento, era tutto preso dal sorseggiare il suo succo di pomodoro sostenendo che fosse la miglior bevanda energetica del mondo. Lo offrì anche ad Alfred, il quale però si guardò bene dall'accettare. Ora non aveva voglia di bere, voleva solo trovare Arthur.
Quando finalmente lo individuò sulla sponda del lago, fece per correre avanti, ma un improvviso dubbio lo assalì: aveva detto che si sarebbe dichiarato, certo, ma come? L'inglese era un tipo suscettibile, se non avesse scelto le parole giuste sarebbe stato frainteso e rifiutato. Ci voleva il consiglio di un esperto.
Così, mentre Antonio e Gilbert correvano avanti esclamando in tono provocatorio: - Ehi, Mr. Sopracciglia! Adesso parli anche coi molluschi oltre che con le fatine? - si rivolse al terzo amico rimasto indietro, colui che aveva l'intera popolazione femminile di Hogwarts ai suoi piedi.
- Francis... cosa devo fare? -
 
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Masuko
view post Posted on 2/3/2013, 22:37




:francis:

- Mon petite crème brûlée, - sorrise ad Alfred, circondandogli le spalle con un braccio e prendendo una ciocca dei suoi capelli tra le dita. - Non c'è un modo giusto per approcciare il nostro amato Arthur. Puoi solo essere te stesso e sperare che decida di non sbranarti! -

:arthur:

MAGNIFICO! Ci mancavano solo i tre decerebrati!
Arthur si voltò furioso verso i nuovi arrivati, pronto a difendersi dalle loro ridicole accuse quando si rese conto che erano i tre decerebrati!
- Voi! - Sibilò, puntando contro di loro un dito minaccioso. - Avete idea dello spettacolo indecoroso che avete offerto oggi alla vostra casa? Avete una minima idea di quanti cuori speranzosi abbiate spezzato? Di come abbiate rovinato qualsiasi possibilità di orgoglio, seppellendo sotto metri di terra la nostra ultima possibilità di prevalere sul campionato di Quidditch? Come potete anche solo avere la decenza di presentare le vostre facce davanti ai vostri compagni e CHE DIAVOLO STAI FACENDO RANA ALLONTANATI IMMEDIATAMENTE DA LUI! - Ordinò, senza minimamente strillare, alla vista di Francis che si sporgeva troppo nello spazio vitale di Alfred, passandogli addirittura le dita tra i capelli! Chi si credeva di essere quella rana bionda? Per caso la fidanzatina di Alfred? Alfred non aveva fidanzatine, era troppo occupato ad allenarsi a Quidditch e a inventare scherzi cretini con cui rovinare l'esistenza e la pazienza di Arthur.
Oltrepassò gli altri due senza cerimonie e si piantò di fronte alla coppietta, lanciando sguardi omicidi nella direzione di Francis.
- Più che stargli appiccicato come la cozza che sei dovresti metterti a baciare il terreno su cui cammina, visto che Alfred sembra l'unico in grado a giocare a Quidditch in questa scuola! -

:francis:
Si voltò verso Alfred, ignorando annoiato il monologo isterico di Arthur, e gli fece l'occhiolino.
- Prego. -
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 3/3/2013, 14:52




:alfred:

A sentire Francis sembrava tutto così facile. Ed in effetti lo sarebbe anche stato se la sua vena eroica non se ne fosse andata in vacanza ogni volta che Arthur gli si avvicinava nel raggio di un paio di metri. Essere sè stesso avrebbe significato prenderlo crudelmente in giro e farsi una grossa risata, questo era quello che avrebbe fatto normalmente, anche se corrispondeva esattamente all'opposto di quanto avrebbe voluto fare. La situazione inziava a farsi complicata. Ah, se solo avesse avuto la metà del savoir faire di Francis, si sarebbe avvicinato ad Arthur come il francese aveva fatto con lui, gli avrebbe accarezzato i capelli e lo avrebbe chiamato con qualche nomignolo sdolcinato tipo my sweet icecream o qualcosa del genere. E invece...
Invece Arthur stava strillando insulti ai compagni di Casa, per poi additare lui stesso e... Cosa? Intimare a Francis di non toccarlo? Sembrava quasi che fosse... Ma no, non era possibile. Di certo era solo irritato.
Ok. Ok, poteva farcela. Adesso sarebbe andato da lui e...
- Arthur. - iniziò, annuendo impercettibilmente all'incoraggiamento di Francis. - Arthur. Ah... Hai perfettamente ragione! Ahahah! Tutti dovrebbero inchiarsi al mio passaggio! Sono il miglior giocatore di Quidditch che questa scuola abbia mai avuto! L'eroe di Grifondoro che ha condotto la sua Casa alla vittoria! Osannatemi tutti! -
Non appena realizzò cos'aveva appena detto, si sentì sprofondare in un abisso più profondo di quello abitato dalla piovra. Ma era idiota?
 
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Masuko
view post Posted on 14/3/2013, 14:52




:arthur:

Vide Francis che si sbatteva una mano sul volto, scuotendolo impressionato alla risposta di Alfred. Chissà perché la rana sembrava delusa dal comportamento del Grifondoro.
Da parte sua, Arthur prese un profondo respiro e si massaggiò una tempia, sentendo arrivare un mal di testa violento come delle nere nuvole temporalesche.
Alfred era sempre Alfred, ormai Arthur aveva imparato a conoscerlo dopo anni passati a subire ingiustizie architettate dal Grifone ai suoi danni. Solo che in quel momento non aveva la forza di sopportare la sua sbruffonaggine, non con la delusione per la perdita che ancora gli attorcigliava le viscere. Improvvisamente, infatti, si sentiva completamente svuotato della furia che lo animava poco prima.
- Hai ragione, eroe di Grifondoro, così tanta ragione che ti incoraggio a prendere questi tre mentecatti con te e a dar loro lezioni private. Non che possa servire loro a molto, dato che hanno perso l'ultima occasione di giocare a Quidditch qui a Hogwarts per il resto della loro vita. Nemmeno una Giratempo sarebbe utile a questo punto. -
Si voltò, tornando a rivolgersi verso il lago e sperando che lo lasciassero in pace almeno per qualche ora, giusto il tempo di riprendersi dall'umiliazione subita.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 15/3/2013, 00:00




:alfred:

Si era quasi aspettato uno strillo e qualche insulto in risposta alla sua affermazione arrogante, tanto che la reazione pacata di Arthur lo lasciò spiazzato e quasi deluso.
Forse aveva esagerato. Forse, forse, avrebbe dovuto evitare di parlare di Quidditch e vantarsi della vittoria, anche se gli risultava quasi imposssibile con ancora addosso la divisa della squadra e l'adrenalina che scorreva a mille nelle vene. Tuttavia anche Francis, dall'espressione che aveva, sembrava d'accordo sul fatto che quello non fosse l'approccio migliore.
Ok, no problem, lui era l'eroe quindi sarebbe uscito a testa alta anche da quella situazione, pur avendo fatto un passo falso.
Tentando di essere il più discreto possibile fece cenno a Francis di andare via e di portarsi anche gli amici. Se fosse riuscito a rimanere a quattr'occhi con Arthur, forse gli sarebbe stato più semplice parlargli, non avendo un pubblico anche l'istinto di vantarsi sarebbe scemato.
Quando vide gli altri allontanarsi, mosse alcuni passi in direzione dell'inglese che nel frattempo aveva dato loro le spalle.
- Ehi, Arthur! Non ti sarai offeso, spero. E' solo una partita di Quidditch! -
Che detto da lui in effetti era ridicolo, considerando che, in una situazione invertita, avrebbe sbranato chiunque avesse osato rivolgerglisi in quel modo.
Si lasciò cadere sull'erba fresca e tirò l'altro ragazzo per il bordo della tunica, come invitandolo a fare altrettanto.
- Piuttosto, l'avvicinarsi della fine dell'anno porta eventi molto più importanti, non trovi? -
Gli esami...
Argh, no!
Il ballo!
Il ballo era perfetto.
- Eventi da passare... ecco... insieme... -
 
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Masuko
view post Posted on 27/3/2013, 16:52




:arthur:

Recuperò con uno strattone la divisa finita tra le dita di Alfred e lanciò un'occhiataccia ai tre che si stavano allontanando, sghignazzanti.
- Offeso? Il tuo gioco non offenderebbe nessuno Alfred! Voli sulla scopa come se fossi nato per farlo, - disse, pentendosi quasi immediatamente di quando aveva rivelato. - Sono solo deluso che la mia casa non si sia mai impegnata in questi ultimi anni. Il Quidditch è uno sport appassionante e di gruppo. Unisce i giocatori e i tifosi, fa provare emozioni intense anche a chi non è in grado di giocare. Ciò che mi fa rabbia è come i miei compagni di Casa calpestino tutto questo, - lanciò le braccia in aria, frustrato, e poi cadde seduto vicino ad Alfred.
- Sì, giusto, gli esami! Avevo intenzione di non pensarci per un pomeriggio, ma in effetti hai ragione, non dovrei sprecare il mio tempo con frivolezze come una partita. Sto giusto finendo di ripassare le ultime lezioni di Trasfigurazione. Tu come sei messo con il programma? Sempre indietro? -
Alfred (e altri come lui) erano famosi per bighellonare tutto l'anno, impazzire dietro ai libri per qualche pomeriggio e riuscire comunque ad eccellere negli esami. Diversamente, Arthur aveva programmato un solido regime dall'inizio dell'anno che gli aveva permesso di ripassare i programmi degli anni precedenti, mentre eseguiva i compiti assegnatigli dai professori. La sua organizzazione l'aveva certo visto passare notti insonni a ripetere e ripetere incantesimi e pozioni fino alla nausea, ma almeno ora si sentiva abbastanza sicuro.
- Mi stai proponendo per caso di studiare insieme? -
Sì! No. Era una pessima idea. Arthur non avrebbe combinato nulla. Alfred era una distrazione troppo forte. Anche se l'idea di trascorrere qualche ora in più in compagnia... era pur sempre l'ultimo anno... probabilmente poi non si sarebbero più visti.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 29/3/2013, 13:44




:alfred:

Sentire Arthur che lodava il suo gioco gli illuminò gli occhi e lo entusiasmò più di qualunque tifo, complimenti o congratulazioni avesse ricevuto. Lo faceva sperare che in fondo, probabilmente molto in fondo, il suo adorato serpentello fosse anche solo un po' felice per lui. Inoltre sapeva che Arthur non era un tipo particolarmente atletico, aveva ancora qualche problema con la scopa, quindi per lui vedere qualcuno volare con tanta disinvoltura doveva avere un significato diverso. E dire che ad Alfred sarebbe piaciuto tanto poter volare in sua compagnia, godere del vento tra i capelli, dei brandelli di nuvole che li sfioravano, dell'ebbrezza della picchiata e della risata di Arthur, così rara da essere preziosa.
La parola "esami" lo riportò bruscamente alla realtà: a quanto pareva il suo tentativo di allusione al ballo era naufragato miseramente.
- Aaahh, ehm... - iniziò.
In effetti la situazione era esattamente come Arthur l'aveva descritta: tutto preso dalle battute finali del campionato di Quidditch, non si era minimamente preoccupato del ripasso generale (e in realtà nemmeno delle nuove lezioni), quindi ora si trovava in discreta (per non dire poco eroicamente disperata) difficoltà. Il che significava che avrebbe passato i giorni successivi relegato nella sua stanza o in biblioteca nella speranza di salvare il salvabile, bruciandosi così ogni possibilità di passare del tempo con l'inglese e, eventualmente, di invitarlo al ballo.
Però... forse non tutte le speranze erano perdute!
- SI'! - esclamò fin troppo entusiasticamente, afferrando le mani di Arthur. - Sarebbe fantastico, mi salveresti la vita! Potresti aiutarmi in Storia della Magia e Aritmanzia, e magari anche un pochino in Pozioni, e in cambio potrei... -
Ci riflettè un attimo, alla ricerca di qualcosa che sarebbe potuto tornare utile all'inglese in modo da rendere il patto vantaggioso.
- Potrei darti lezioni di volo! - decise alla fine, orgoglioso della propria idea.
Unire l'utile al dilettevole era sempre stata la sua specialità.
 
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Masuko
view post Posted on 12/4/2013, 13:45




:arthur:

Oh no... e ora cosa poteva rispondere? Da una parte era entusiasta della risposta positiva ricevuta e il suo cuore aveva fatto una capriola nel petto, accelerando i propri battiti. Accetta, gli urlava. Accetta! Anche se Alfred non aveva le sue stesse intenzione e aveva solo intenzione di usarlo per studiare più velocemente, Arthur poteva sempre sfruttare la situazione a suo favore per passare più tempo col Grifone.
Però dall'altra parte... quanto sarebbe riuscito a concludere passando il suo tempo con Alfred? Alfred era una distrazione troppo grande e alimentare sogni che non avevano possibilità di realizzarsi non sarebbe stato semplicemente troppo doloroso, una volta che la realtà fosse tornata a presentarsi in tutta la sua crudele potenza?
- E cosa dovrei ricavarne dai tuoi insegnamenti? Volare non mi servirà a molto. Non diventerò mai un giocatore di Quidditch e sono in grado di smaterializzarmi, in caso volessi spostarmi da un luogo a un altro, - disse, per guadagnare un po' di tempo e soppesare ancora le sue possibilità. Doveva seguire il cuore, scelta insolita per lui, anche se sembrava essere famoso per i suoi malumori e le sue decisioni dettate dal fastidio. Oppure doveva ascoltare i suggerimenti della sua parte più razionale e chiudere la porta in faccia a qualsiasi romantico futuro insieme ad Alfred?
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 12/4/2013, 20:00




:alfred:

La tiepida reazione di Arthur lo spiazzò e lo deluse un poco, abituato com'era al fatto che chiunque sarebbe stato entusiasta di passare del tempo con l'Eroe. Però non era nel suo stile scoraggiarsi così presto, specialmente quando teneva in modo particolare a qualcosa. Doveva trovare una soluzione, un modo per interessarlo e far sì che accettasse la sua proposta.
- E l'esame di volo? - buttò lì quasi a caso, mosso dalla disperazione del momento. Se Arthur non avesse accettato, lui sarebbe stato bocciato alla maggior parte degli esami e non avrebbe potuto invitarlo al ballo. In poche parole la sua vita sarebbe finita.
- Se prenderai un brutto voto all'esame di volo tutta la valutazione finale ne sarà influenzata, no? So che non ti servirà in futuro e che probabilmente uscito di qui non toccherai nemmeno più una scopa, ma... è divertente. Non ti piacerebbe divertirti un po' insieme a me? -
Ecco, forse sull'ultima parte avrebbe potuto soprassedere, era risaputo che Arthur non trovava piacevole la sua compagnia quindi quello era un darsi la zappa sui piedi bello e buono.
- Ecco... no, fai finta che non l'abbia detto. Pensa all'esame di volo, sarebbe davvero un peccato non passarlo al meglio, no? E poi non vorrai abbandonare a sè stesso un poveretto che ha bisogno del tuo aiuto, vero? Ho davvero bisogno di un ripasso di Aritmanzia... -
E, tanto per gradire, sfoderò il suo sguardo da cucciolo imporante che di solito faceva cadere ai suoi piedi decine di ragazzine.
 
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Masuko
view post Posted on 19/4/2013, 13:10




:arthur:

Gemette, portando il viso tra le mani, e scosse la testa. Aveva cercato, disperatamente, di dimenticare la presenza nel suo curriculum di quel dannato esame che lo tormentava ogni anno, ma purtroppo c'era sempre qualcuno pronto a riportarglielo alla mente, vuoi che fossero i suoi fratelli quando lo prendevano in giro per le sue mancanze, vuoi che fosse Alfred per... costringerlo ad aiutarlo a studiare? Perché Alfred stava tentando con così tanta forza di convincerlo? Alfred aveva migliaia di ammiratori e ammiratrici (soprattutto queste ultime), quindi non sarebbe stato un problema per lui trovare qualcun altro.
Forse, però, Alfred preferiva qualcuno che non provasse un'ammirazione esagerata nei suoi confronti? Credeva che così l'altra persona si sarebbe concentrata solo sullo studio?
Ah, quanto si sbagliava.
- D'accordo, d'accordo, - accettò, dato che ormai non vedeva alcuna via d'uscita e il suo cervello si era arreso alla vittoria del cuore eccitato. - Ripetizioni in cambio di ripetizioni, immagino di poterlo fare, - sbuffò, alzando gli occhi al cielo.
Sperò con tutto se stesso, e se fosse stato più credente probabilmente avrebbe pregato, che il suo freddo raziocinio tornasse al momento giusto e non si fosse perso per sempre nell'infinita purezza degli occhi azzurri di Alfred. Occhi che forse doveva smettere di fissare...
Spostò lo sguardo sulla piana del lago, recuperando un sassolino e lanciandolo nelle sue profondità. Si rallegrò nel vedere la superficie limpida scossa dalla piccola serie di onde, almeno anche l'esterno ora rifletteva i sentimenti tumultuosi del suo cuore.
- Inizieremo con pozioni. Direi che sarebbe il caso di trovarci per un'ora almeno ogni pomeriggio, data la lunghezza del programma che dobbiamo ripassare. Immagino che potrei prepararti delle lezioni per punti, in modo da semplificare al massimo il programma e procedere più velocemente, - lavoro in più per lui, in pratica. - Pensi di poter trovare un po' di tempo, nella tua impegnata agenda? - Chiese, il tono che si caricava d'ironia.
 
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Yuki Delleran
view post Posted on 21/4/2013, 11:06




:alfred:

Arthur aveva accettato. Incredibilmente, per quanto lo ritenesse ormai quasi impossibile, aveva accettato!
Euforico, Alfred gli si gettò addosso, stritolandolo in un abbraccio entusiasta corredato di gridolini di giubilo. Era fantanstico, assolutamente fantastico! Avrebbero passato del tempo insieme, gli avrebbe mostrato che era una persona degna di apprezzamento e Arthur avrebbe capito che era giusto per lui. Avrebbe accettato il suo invito al ballo, sarebbe stata una serata meravigliosa e alla fine gli avrebbe detto che era innamorato di lui. Oh, sì, sarebbe andata così, Alfred ne era certo.
Perso in queste fantasie fatte di nuvolette rosa, non si rese per niente conto dell'espressione tormentata dell'altro, attribulendola semplicemente ai pensieri che riguardavano le lezioni.
E a proposito di lezioni...
- Un'ora sola? - esclamò. - Ma... non sarà un po' poco? -
Dopotutto ora che non aveva più gli allenamenti di Quidditch, il suo tempo libero abbondava e poteva tranquillamente dedicarlo alla conquista di Arthur... cioè, allo studio!
- Ho tuuuutto il tempo del mondo! Anzi, sarebbe un peccato iniziare domani. Che ne dici di fare un ripasso delle basi di volo già adesso. Dammi solo il tempo di fare una doccia e sono da te! -
Ecco, sì, quello era il momento ideale, con ancora l'adrenalina della partita che scorreva nelle vene e che poteva essergli d'aiuto a compiegere gesti che normalmente l'avrebbero messo in imbarazzo.
 
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Masuko
view post Posted on 28/5/2013, 22:35




:arthur:

- Sei tu quello ad avere mille impegni e altrettanti fan per cui firmare autografi, - sbottò con forse troppa acrimonia dettata dalla gelosia.
Alzò gli occhi al cielo, stringendo tra i denti le labbra per impedirsi di aggiungere altri commenti fuori luogo.
- Cosa?! - Si voltò a guardare Alfred e, a parte una strana luce entusiasta negli occhi, gli sembrò serio. Mortalmente serio. - Ora? -
Arthur non era pronto! Aveva bisogno di prepararsi mentalmente prima di affrontare una sfida tanto complicata in cui avrebbe messo a rischio la sua vita, il suo orgoglio e... no. Decisamente no. Aveva bisogno di una notte di sonno prima di lanciarsi in una missione simile.
Alfred però lo stava guardando con aspettativa, gli occhi brillanti e di un blu ancora più intenso che persino gli angeli avrebbero provato invidia nei loro confronti: gli occhi di Alfred erano talmente puri da mostrare l'anima del Grifone e...
Stava esagerando di nuovo.
Sbuffò.
- Se proprio insisti, - borbottò. - Immagino di poter fare questa fatica. Finché ti lavi vado a prendere la mia scopa. Ci vediamo... Ci vediamo al campo? -
 
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23 replies since 24/2/2013, 23:04   131 views
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